Magliano dei Marsi. A seguito dei lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza resisi necessari dopo il terremoto dell’Aquila dell’aprile 2009, eseguiti dalla Direzione Regionale per i Beni Paesaggistici e Culturali per l’Abruzzo e finanziati dall’allora Commissario Delegato per la Ricostruzione Gianni Chiodi, è stato riaperto al pubblico ed al culto il monumento dedicato ai Caduti, costituito da un grazioso Tempio Votivo posto nel centro storico del Paese. L’occasione è stata quella delle celebrazioni per il 4 novembre. Domenica pomeriggio, 2 Novembre, si è svolta la cerimonia alla presenza di autorità politiche, militari e religiose e di associazioni cittadine quali il Gruppo Alpini, la Banda cittadina, la Confraternita di Misericordia, il Gruppo Protezione Civile, e numerosi cittadini. Il corteo, gestito con dignità e
compostezza dal Capo Gruppo Alpini Giorgio Petricca , ha raggiunto la Cappella Votiva, muovendosi dal palazzo Municipale accompagnato dalle note del Complesso bandistico Città di Magliano. La cerimonia è stata particolarmente sentita sia perché svoltasi alla vigilia del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale sia per l’affezione che lega il popolo Maglianese a questo Monumento ai Caduti, riaperto al pubblico e al culto. Il Tempio Votivo fu innalzato per volere del popolo maglianese nel 1932 sulle rovine della Chiesa già di San Rocco e dedicata al Nome di Maria, a spese cittadine, quale voto di amore e di riconoscenza ai suoi figli caduti da eroi sui campi di battaglia per l’onore della Patria. Ospita una bella ed interessante tela raffigurante “LA PIETA” realizzata, all’epoca, dal pittore Oreste Amiconi. Sono venute dal cuore le parole pronunciate dal sindaco Gianfranco Iacoboni che hanno voluto ricordare ed onorare i nostri combattenti che lasciarono le loro vite nei campi di battaglia e di quanti sono deceduti per missioni di pace in territori di guerra. Il giorno 4 Novembre è stata, invece, celebrata la Santa Messa dal parroco Don Patrizio Ciccone nella quale sono stati pronunciati dal Capo Gruppo Alpini uno per uno i nomi delle vittime di guerra e per ognuno di loro il Popolo e gli Alpini hanno risposto con il sempre commovente “PRESENTE!”