Tagliacozzo. Non si placano le polemiche sulle multe emesse durante il funerale del giovane Emiliano Di Marcello alle auto parcheggiate lungo la strada. Ieri, durante il consiglio comunale, il consigliere Vincenzo Giovagnorio ha presentato un’interrogazione per chiedere spiegazioni su tale gesto. “L’impressione che ultimamente si va diffondendo tra la popolazione residente e tra le persone ospiti che soggiornano in Tagliacozzo è che più che controllo, pianificato e continuato, delle soste automobilistiche nei parcheggi autorizzati, si tenda, da parte di coloro che sono preposti a tale funzione, un vero e proprio “agguato” ai danni di chi parcheggia la propria automobile”, ha spiegato Giovagnorio, “o negli spazi delineati dalle strisce bianche (dove, in alcuni casi, vi è l’obbligo di esporre il disco orario), o negli spazi delineati dalle strisce blu (dove vi è l’obbligo di esporre lo scontrino di pagamento della sosta); “agguato” teso, a mio parere, più che altro per “fare cassa”. Domenica 26 ottobre, erano circa le 13, ho assistito ad una scena di cui mi sono vergognato: un turista con la propria famiglia, di ritorno alla sua auto dopo aver fatto la spesa presso alcune attività commerciali intorno a via Marconi, ha trovato il foglio della contravvenzione elevatagli dall’ausiliario del traffico poiché non aveva pagato il pedaggio dei parcheggi delimitati dalle strisce blu. Come il malcapitato e maldestro, un’altra trentina tra turisti e residenti sono incappati nella sanzione. Giusto! – mi verrebbe da dire e dico – gli italiani siamo un popolo di indisciplinati e quando subiamo le conseguenze del non rispetto delle leggi, ci atteggiamo – da bravi teatranti quali siamo – a plateali scenate degne della più tragica e divertente melodrammaticità napolitana. Domenica scorsa poi, come già ampiamente dibattuto su internet, l'”agguato” della “multa selvaggia” è stato teso – stavolta veramente a tradimento, a mio parere – a parenti, amici e ai tantissimi conoscenti giunti da ogni dove: dalla Marsica, da Roma, e da altre località, per dare l’ultimo saluto al povero Emiliano Di Marcello. La città si ferma e partecipa al dolore per la prematura scomparsa di un giovane, ma non si fermano invece i controlli dei parcheggi circostanti l’area dell’isola pedonale di piazza Duca degli Abruzzi, proprio in quell’ora di tempo (tanto è durata la Messa) in cui si è colta la “propizia occasione”, per elevare multe a tutte le auto parcheggiate in prossimità del centro del paese, scatenando come è noto una furiosa polemica. Lo sdegno, la rabbia, la riflessione si riassumono nella richiesta all’Amministrazione comunale di annullare le multe come segno di rispetto a tutti coloro che hanno voluto partecipare all’evento luttuoso. Tra l’altro le persone forestiere intervenute con la propria automobile hanno avuto difficoltà nel trovare i parcheggi poiché l’intera zona di piazza Duca degli Abruzzi era stata resa isola pedonali”. Giovagnorio ha proposto: “una continuità nei controlli. Non è possibile che l’unico ausiliario del traffico svolga la propria attività solo durante il periodo di ferragosto e poi molto saltuariamente in alcune ore della tarda mattinata o primo pomeriggio della domenica? Se le disposizioni contrattuali prevedono questa pratica vanno riviste! Quale è stato il criterio di affidamento di tale mansione ad una persona che, tra l’altro non essendo residente in Tagliacozzo ma a Roma, è impossibilitata a svolgere tale servizio quotidianamente e in modo efficace? Il cittadino, in questo modo, percepisce tali controlli, la cui vera finalità sarebbe quella di disciplinare tempi e modi per il parcheggio ordinato nelle zone centrali di Tagliacozzo, come occasionali modalità per “fare cassa” in quell’ora più conveniente in cui arriva qualcuno per fare un po’ di spesa, per prendere un caffè o il giornale. Giusto il tempo per prendere quasi 50 euro di multa, una bella “arrabbiatura” e tornarsene a casa. È giusto che vi sia una parte dei parcheggi che debba essere a pagamento e la corrispondente parte che debba essere a titolo gratuito, tuttavia mi chiedo e vi chiedo: è giusto che tali parcheggi vengano pagati anche durante i giorni festivi? E che vengano pagati anche nella fascia oraria dalle 13 alle 16? Così non è in quasi alcun’altra città o paese e quindi l’unicità della nostra situazione crea confusione specialmente per chi non è del posto. Essendo noi una realtà a vocazione turistica dovremmo perlomeno agevolare in tal senso le persone che scelgono di fermarsi a Tagliacozzo. La cartellonistica è adeguatamente visibile? Le segnalazioni stradali dei parcheggi sono sufficientemente individuabili?”. Per tali motivi chiedo la revisione dei termini contrattuali con la ditta preposta al controllo dei parcheggi; la rettifica della disposizione che i parcheggi debbano essere a pagamento anche durante i giorni festivi e l’immediata sospensione di tutte le multe comminate ieri pomeriggio (2/11/2014) tra le 14 e le 17. Sulla vicenda è intervenuto anche il primo cittadino Maurizio Di Marco Testa. “Le multe che comminate durante il funerale del povero Emiliano ad opera del personale della ditta affidataria delle zone destinate a parcheggio di sosta (strisce blu) potevano essere evitate applicando , nella specifica circostanza, un pizzico di buonsenso”, ha commentato il sindaco, “l’amministrazione comunale aveva rafforzato il servizio di vigilanza con l’obiettivo di gestire il traffico che si sarebbe creato durante il funerale il successivo corteo funebre per accompagnare Emiliano durante il suo ultimo viaggio terreno. Insieme a molta gente in silenzio il Sindaco ha partecipato alla S.Messa e si è recato al Cimitero seguendo il corteo funebre in veste di primo cittadino e con il dolore di un genitore. Mi sento particolarmente sereno perché siamo stati e siamo vicini principalmente a chi ha subito questo gravissimo lutto e certamente non ci interessa assecondare chi non perde occasione, anche in situazioni di dolore, per strumentalizzare fatti a fini scopi personali e per la propria sterile visibilità. È mia consuetudine dialogare con le persone, essere presente ad ogni evento della vita cittadina sia positivo che negativo, perché è nel mio spirito di amministratore servire e non essere servito, non mi interessano assolutamente le finte passerelle. Mi scuso pubblicamente con Emiliano e la sua famiglia per la scarsa sensibilità dimostrata in questo triste momento perché rientra nella normale dialettica democratica affrontare eventuali problematiche nelle sedi competenti e nei tempi dovuti”.