Avezzano. I consiglieri di minoranza del Comune di Avezzano,Cipollone Italo,Cipolloni Lino, Di Fabio Antonio, sono d’accordo con quanti credono che la chiusura e/o la delocalizzazione delle fabbriche nella Marsica, con la conseguente riduzione dell’occupazione, imponga la ricerca di posti di lavoro nella agricoltura (Fucino) e nel turismo. Gli stessi però sono preoccupati per il rischio di inquinamento attuale e futuro del Fucino, con tutte le conseguenze che questo comporta, riguardo la produzione agricola di qualità, necessaria per creare un giusto livello di competitività a livello dei mercati nazionale ed esteri e non diventare una nuova Terra dei Fuochi. L’inquinamento attuale è dovuto principalmente all’impiego delle acque reflue non opportunamente depurate per l’irrigazione delle colture della piana del Fucino, favorito anche dalla scarsità delle risorse idriche necessarie. Per questo ultimo problema sono stati stanziati dalla Regione Abruzzo con i fondi FAS circa 100 milioni di Euro per la realizzazione di un “idoneo impianto fisso di irrigazione, nella piana del Fucino, che abbatta i consumi idrici , i costi energetici di produzione e le emissioni di CO2”, e circa 1.800.000 Euro per il relativo studio di fattibilità, assegnata all’Autorità del Bacino Liri Garigliano, a sua volta affidata ad un Raggruppamento Temporaneo di Imprese creato ad hoc, del quale a tutt’oggi non si ha riscontro. Le acque impiegate attualmente per la irrigazione sono pompate dai canali del Fucino, a cui arrivano dalle fogne di Avezzano e dei comuni limitrofi e dagli scarichi delle varie attività produttive del territorio, (allevamenti, imprese di trasformazione dei prodotti agricoli, attività artigianali ed industriali di vario genere) tanto che recentemente Stefano Fabrizi, Presidente della Confagricoltura, ha dichiarato:”gli sforzi delle nostra aziende agricole rischiano di essere vanificati da un sistema di irrigazione del Fucino che oltre alla atavica carenza , non dispone neanche di un depuratore funzionante, con conseguenze di cui facciamo fatica anche a parlare, per non danneggiare l’immagine delle nostre aziende”. Crediamo che i cittadini della Marsica capiscano queste affermazioni, giuste ed opportune, che impongono a noi amministratori la ricerca dei fondi necessari per la costruzione di nuovi depuratori, indispensabili per rendere le acque reflue idonee per la irrigazione e di conseguenza per ottenere prodotti agricoli di qualità ed a marchio IGP. Allo stato attuale solo il Comune di San Benedetto e quello di Avezzano (attivato in questi giorni), hanno realizzato depuratori idonei. Mentre per qualche altro comune fucense, risultano essere stati stanziati fondi specifici recentemente, con la speranza di poterli spendere a breve su questa opera indispensabile per il Fucino. A questo inquinamento delle acque reflue potrebbe aggiungersi l’inquinamento dell’aria e di conseguenza anche del terreno del Fucino, qualora venisse costruita la mega centrale a biomasse Power Crop. Questa è stata riproposta recentemente, nonostante i pareri sfavorevoli espressi sia dalla Regione Abruzzo, che dal Comune di Avezzano e di altri Comuni della Marsica, oltre dalle varie Associazioni di categoria ed Ambientali, avverso alla quale recentemente la Regione Abruzzo ha promosso un ricorso alla Corte Costituzionale. La realizzazione di questa mega centrale, della quale siamo stati sempre contrari, sia nei Consigli Comunali della precedente, come dell’attuale amministrazione comunale, sia nel corso della campagna elettorale (dichiarazione del 1-4-12), costituirebbe una causa aggiunta di inquinamento ambientale, dovuta dalle sostanze emesse dall’impianto, (ossido di azoto, ossidi di zolfo, PM10, diossine…), fumi e polveri sottili, oltre a quella dovuta alle sostanze di scarico dei mezzi meccanici necessari al trasporto del materiale di consumo della centrale, ed avrebbe un impatto negativo su tutti i prodotti agricoli del Fucino, e sulla occupazione degli addetti in questo settore. Inoltre forte preoccupazione è scaturita dalla recente pubblicazione della mappa relativa all’incidenza dei tumori in Abruzzo, dalla quale la Marsica, soprattutto nella zona fucense, risulta essere ai primi posti. Sarebbe opportuno che la Sanità regionale predisponga uno studio epidemiologico articolato, avvalendosi delle Università locali, al fine di predisporre un registro regionale dei Tumori, di cui ancora oggi la nostra Regione è sprovvista. Infatti, se i dati della mappa relativa all’incidenza dei tumori fossero reali, viene da domandarsi quale possa essere la reale causa. Se a tutto questo dovesse concorrere già l’inquinamento esistente, crediamo che in futuro, con la costruzione della mega centrale a biomasse ed il conseguente aumento dell’inquinamento, l’incidenza dei tumori aumenterà. Siamo in accordo con quanti, Sindaco di Avezzano, le Associazioni di categorie, quelle in difesa dell’Ambiente, credono che i fondi stanziati per la realizzazione del sistema fisso di irrigazione, potrebbero essere convenientemente investiti in un progetto che preveda, oltre alla realizzazione di un bacino di raccolta delle acque, anche lo sfruttamento delle stesse ai fini della produzione di energia elettrica pulita. Al fine di tutelare l’intero bacino del Fucino, invitiamo quindi il Sindaco di Avezzano ad assumere iniziative concrete, affinchè si possa conoscere lo stato dello Studio di fattibilità, commissionato dalla Autorità del Bacino Liri Garigliano e quindi accelerare tutto l’iter burocratico amministrativo per l’utilizzo dei fondi destinati al Fucino, in modo da non correre il rischio che vengano persi per il loro mancato utilizzo. Siamo pronti a sostenere tutte le iniziative che il Sindaco voglia mettere in atto per realizzare un piano così importante, per ridurre l’inquinamento globale e ed aumentare l’occupazione nella piana del Fucino.