Magliano de’ Marsi. E’ scontro in paese tra maggioranza e opposizione sulle aliquote delle tasse, I consiglieri Domenico Cucchiarelli, Luciano Massimi, Marcello Maurizi e Sebastiano Vittorio Nanni in una nota hanno criticato l’operato dell’amministrazione comunale criticandoli su tasse e Piano regolatore. “Le promesse di ieri, sono le tasse di oggi. Magliano, il Paese del tributo pazzo!”, hanno spiegato, “potrebbe sembrare una battuta ma di fatto non è così. Ormai nel nostro Comune la politica tributaria non segue più regole chiare e precise se non quella di “perseguitare” il cittadino imponendo in continuazione l’esborso di denaro. Andiamo per ordine: a tal proposito, negli ultimi anni l’Amministrazione Comunale “attiva” ha adottato una serie di provvedimenti amministrativi che non hanno concesso respiro ai cittadini Maglianesi, lasciando in molteplici situazioni l’amaro in bocca… Siamo partiti con l’I.M.U. (Imposta Municipale Unica) – applicata (come da legge) anche sui terreni inseriti nel nuovo P.R.G. (Piano Regolatore Generale), risultato? Sei anni di tributo pagato, di un diritto non goduto e del P.R.G. non se ne sa nulla. Accertamenti inerenti ai ruoli I.M.U. e T.A.R.S.U. non in regola, risultato? Cittadini che si sono visti recapitare notifiche con dati catastali errati, richieste di pagamento totalmente inesatte in quanto riguardanti ruoli già regolarmente saldati; se pensiamo che in alcuni casi, si è richiesto il pagamento di qualcosa di non dovuto – la dice “lunga”… Forse molto più “lunga” delle interminabili file e delle ore passate in attesa di poter interloquire con addetti dell’ufficio preposto che molte volte hanno dovuto ammettere l’errore. Vorremmo sapere se a giudizio dell’Amministrazione Comunale “attiva” tutto ciò è legittimo, comprensibile e giustificabile, considerato anche che la ditta esterna incaricata non faccia il proprio lavoro a costi contenuti… Non era forse il caso di prevedere uno specifico progetto, utilizzando il personale interno affiancato da qualche giovane professionista del posto?!? Vogliamo poi parlare della T.A.R.I. (Tassa sui Rifiuti)? Dove sono i famosi risparmi tanto pubblicizzati qualche anno fa all’entrata a regime della raccolta differenziata? Dove sono i vantaggi economici per i Nostri cittadini che con il loro impegno hanno portato il nostro Comune ad essere uno dei più virtuosi in tal termine? E la T.A.S.I. dove la lasciamo? Acronimo di “Tassa sui Servizi Indivisibili”, il cui pagamento in funzione della direttiva nazionale prevede la corresponsione in due tranche semestrali, suddivise in acconto e saldo. Cosa propone l’Amministrazione Comunale “attiva”? Fissa il pagamento in un’unica rata e la scadenza della stessa (…chiaramente quella più vicina!) al 16 Ottobre! Tutta questa situazione non è più sostenibile! I Maglianesi sono allo stremo! La risposta del Sindaco e della sua compagine? Silenzio. Chiediamo che vengano date spiegazioni ai cittadini. Chiediamo che i cittadini abbiano lumi sul P.R.G., vogliamo che conoscano nel dettaglio il contratto che lega il Nostro Comune alla ditta che ha eseguito gli accertamenti tributari, vogliamo che si faccia un’analisi approfondita sui costi di gestione del servizio dei rifiuti e capire perché i cittadini non godono di alcun beneficio, vogliamo che si dia spiegazione perché i Maglianesi sono stati chiamati dalla propria Amministrazione a versare in un’unica soluzione la T.A.S.I. Vogliamo attenzione, trasparenza, precisione, per tutti coloro che vogliono assolvere diligentemente al loro ruolo di cittadino/contribuente non sentendosi però beffato da chi dovrebbe rappresentarlo. I Maglianesi fiduciosi attendono!”. Sulla vicenda è intervenuto l’assessore Antonio Morgante. “Si avvicinano le elezioni comunali e i segni si vedono e sentono in ogni angolo di Magliano”, ha commentato, “tra questi sintomi vi è anche il comportamento di coloro che, finalmente, ricordano di essere minoranza ma, tardivamente, urlano alla luna cose sconnesse e prive di fondamento. È bene che i cittadini sappiano, però, che tra questi improvvisi zombie (risvegliati dalla eterna morte) vi sono persone che quasi mai hanno votato contro un atto finanziario o di bilancio che oggi improvvisamente criticano. Amministrare oggi, sopratutto comuni come il nostro, è diventata cosa ardua. Il Governo nazionale ha deciso di tagliare le risorse (e lo farà per altri 3 miliardi il prossimo anno) agli enti locali, imponendo agli stessi una serie di tasse e balzelli di cui si è persa anche la possibilità di chiamarli correttamente, considerata la quantità e impronunciabilità dei nomi che vanno in giro: IUC, TARSU, TASI, IMU, TARI e TARES. Parallelamente sempre il Governo distribuisce in modo elettoralistico i famosi 80 euro, taglia l’Irap alle imprese e mette il TFR in busta paga (dal 2015 forse). I comuni aumentano la pressione fiscale e sono costretti a spingere un po’ di più sugli accertamenti e controlli. La faccia è degli amministratori locali, i benefici delle maggiori entrate del governo nazionale.Nel merito delle accuse della minoranza (quale minoranza? Quella originaria? Quella rinforzata con le fuoriuscite populistiche del 2012?) la percentuale delle cartelle errate è sotto il 5 per cento del totale di quelle inviate. Mentre la società che è incaricata degli accertamenti non è scesa dalla luna a Magliano, ma svolge la medesima attività nella maggioranza dei comuni marsicani. Ricordo alla non bene individuata minoranza che assunzioni o progetti non sono possibili, perché sempre il sopracitato governo ha imposto il blocco delle assunzioni e delle consulenze, circostanza che dovrebbe essere nota a chi ha preso l’impegno di amministrare la cittadina di Magliano. In merito ai benefici sulla raccolta differenziata, sfugge alla minoranza che l’accumulazione dei punti per gli sconti avviene nel 2014. Nelle prossime settimane sarà possibile visualizzare in rete il punteggio ottenuto da ogni utente e gli sconti associati potranno essere applicati nel 2015. Sul pagamento dell’IMU (prima ICI) sui terreni edificabili la norma nazionale impone che vengano tassati. Nonostante questo lo sconto fino all’anno passato è stato del 50 per cento, mentre da quest’anno arriva all’80 per cento. Sul “blocco” del piano regolatore, va detto purtroppo che nella nostra bella Italia ci vogliono in media 8/10 anni per approvare definitivamente una variante. Ricordo però, ad una parte della minoranza, che lo stesso piano regolatore è stato tenuto nel cassetto del Comune dal 1994 al 2004, anni in cui governava la cittadina il candidato sindaco che gli stessi che ora criticano hanno appoggiato e fatto votare nel 2010. Lo stesso che non riuscì a portare il piano per gli appetiti speculativi di alcuni illustri componenti della amministrazione di allora e che oggi sembrano ‘ricicciare’ dall’oblio in cui furono relegati nel 2004.Nonostante le difficoltà sopra evidenziate, anticipo alla “minoranza” che il nostro Comune è secondo nella Marsica tra i comuni Marsicani per “bassa pressione fiscale”. Tutto ciò secondo una ricerca in corso di pubblicazione”.