Avezzano. Si cerca di salvare una parte di lavoratori della Cartiera Burgo e spunta l’ipotesi di impiegare 130 persone riaprendo una intera linea, oppure per le operazioni di taglio. Una ipotesi avanzata nel corso dell’incontro tra le Rse e gli esponenti dell’azienda Montevecchi, Simonato e l’ingegnere Cavaterra. I sindacati hanno chiesto di riavviare la Linea 2 oppure in subordine l’Allestimento, per tagliare, oltre la carta in giacenza, soprattutto quella proveniente da altri Stabilimenti, impiegando cosi la maggior parte di persone possibili, tra taglierine, linea forno, impaccatrice, rilavorazioni varie e di riflesso le attività di manutenzione. Nella logica di coinvolgere un numero maggiore di risorse del nostro Stabilimento, è stato inoltre proposto di utilizzare il nuovo magazzino prodotti finiti come polo logistico per lo Stabilimento di Sora, ovviamente il tutto in funzione dell’andamento del mercato e della produzione degli altri siti del Gruppo. Si è proposto inoltre di dare la possibilità ad un certo numero di persone volontarie, di essere temporaneamente ricollocate in altri siti della Burgo, Ardennes compresa. Questi lavoratori sarebbero supportati economicamente dall’azienda. Queste linee guida, faranno parte di un vero e proprio accordo da sottoporre al Ministero dello Sviluppo Economico il 3 Novembre p.v., alla presenza di tutte le Istituzioni: Governo, Regione, Comune che dovranno sottoscrivere gli intendimenti fino ad ora espressi in più occasioni. Tutto ciò al fine di perseguire un obiettivo comune: garantire un futuro certo allo Stabilimento di Avezzano.