Celano. “Nonostante i continui appelli dei Consiglieri di opposizione e di parte della maggioranza il Sindaco di Celano si ostina a trascinare Celano nella sua agonia”. Questo lo sfogo dei consiglieri comunali del Pd: Antonello Di Stefano, Carlo Cantelmi, Aniceto Ciaccia, Calvino Cotturone, Nazareno Tiberi, Daniele Bombacino, che accusano il sindaco: di restare incollato alla poltrona e continuare a gestite il potere e i privilegi per pochi intimi, Piccone tenta un ultima disperata strategia”. Secondo gli esponenti democratici: “continuando a indebitare il Comune di Celano, ad oggi siamo oltre i 2,5 milioni di euro di esposizione bancaria, Piccone rimette in scena la solita strategia nel tentativo di gettare di nuovo fumo negli occhi dei cittadini. Pur di raccattare qualche voto per poter approvare il bilancio in consiglio comunale, nelle ultime settimane sta cercando di far passare il messaggio che Celano sia una città governata e nel pieno dell’attività amministrativa. Nulla di più falso. Infatti sempre utilizzando soldi presi in prestito, quindi continuando a fare debiti, cerca di riaprire qualche piccolo cantiere e inscena l’ennesima conferenza sull’apertura del cantiere del fotovoltaico. Il disegno di Piccone è chiaro a tutti: operare questa messa in scena con l’obiettivo di fare pressione sui Consiglieri comunali per riuscire ad approvare in extremis e su pressione del Prefetto il bilancio di previsione. Il problema è che questo bilancio è pieno di sprechi, di tasse e di fumose entrate. Quindi un bilancio che il Consiglio comunale non può approvare e che sarebbe dannoso per la città. Basti pensare che in questi giorni Piccone per garantirsi qualche entrata ha anticipato la tassa sui rifiuti e perfino la tassa sulle luci votive al cimitero. È un Sindaco disperato che sta soffocando i cittadini di tasse. È bene che Celano sappia che l’arrivo di un Commissario, al posto di questa dannosa amministrazione, garantirebbe di andare avanti nell’attività amministrativa, inoltre eviterebbe una serie di ulteriori sprechi per centinaia di migliaia di euro utilizzabili invece per nuovi e più utili lavori, senza indebitare ulteriormente le casse comunali. È quindi ora di mettere la parola fine a questa farsa”.