L’Aquila. “La missione in Tunisia non ha comportato nessun costo a carico del bilancio regionale. Si è trattato di un incontro preparatorio di altissimo livello politico, in cui l’Abruzzo e il suo Presidente hanno affermato la propria leadeship, riconosciuta da oltre 270 regioni appartenenti a 33 paesi e 16 organizzazioni interregionali. Ma dirò di più. Il risultato straordinario è che la città di Pescara, nel mese di luglio, ospiterà un forum internazionale per un dibattito tra esperti, a livello europeo, per favorire quel processo di democratizzazione in atto in Tunisia, conseguente al movimento rivoluzionario”. Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, nella sua veste di vicepresidente dell’Aer (Assemblea delle Regioni europee) risponde così all’opposizione che, in una interrogazione, metteva in dubbio l’opportunità della missione a Tunisi di una delegazione regionale di cui facevano parte, tra gli altri, oltre al Presidente, il direttore Affari della Presidenza, Antonio Sorgi, come vice Presidente Fedarene e un rappresentante del ministero degli Esteri. “L’ultima esternazione dei consiglieri regionali dei Comunisti italiani è farneticante. Sono critiche strumentali, fuori luogo e per nulla documentate. La missione a Tunisi è a costo zero per il bilancio regionale”. Chiodi il 19 e 20 aprile scorso ha incontrato a Tunisi rappresentanti del governo per illustrare un progetto pilota di cooperazione internazionale. In questi due giorni di permanenza il Presidente ha tenuto consultazioni di alto livello politico nella capitale tunisina dove vi è un forte interesse all’ulteriore consolidamento dei rapporti con l’Europa e con l’Aer. Dopodichè il 13 maggio è stato firmato un accordo per una collaborazione che, in una prima fase, prevederà l’accoglienza, a tempo determinato, dei giovani tunisini nelle regioni europee per stage formativi, mentre la seconda fase sarà caratterizzata dal ritorno dei giovani in Tunisia con il supporto di crediti d’aiuto concessi dalle regioni europee coinvolte nel progetto. Una intesa firmata dalla Presidente dell’Aer Michele Sabban, dal ministro dello sviluppo regionale Bderrazek Zouari, alla presenza del ministro del Lavoro, Said Aydi.