Avezzano. Un bambino di 11 anni stuprato sotto la minaccia di un coltello puntato alla gola. E’ questa l’accusa nei confronti di un 14enne marsicano. L’episodio sarebbe avvenuto in un Comune marsicano durante una festa di paese quando, secondo l’accusa, l’adolescente avrebbe avvicinato il piccolo, di nazionalità romena, costringendolo a seguirlo fino alla pineta e minacciandolo con un coltello, per poi seviziarlo e costringerlo ad avere rapporti orali. DOpo l’accusa sarebbero scattate le minacce di morte in caso avesse raccontato quanto accaduto. La sofferenza della vittima è stata tanta che dopo qualche giorno tra le lacrime ha raccontato tutto al padre che si è recato subito alla caserma dei carabinieri per denunciare la sconcertante vicenda. Gli inquirenti dopo la denuncia del genitore si sono mossi con discrezione e anche con l’aiuto del personale della Asl hanno ricostruito i vari momenti della brutta vicenda. Anche con la collaborazione della vittima i militari sono riusciti a smascherare lo stupratore che chiaramente ha negato ogni cosa. Il 14enne ha dichiarato di non aver mai visto quel bambino e di essere stato sempre con i suoi amici al bar quel giorno. Secondo le indagini però sarebbe emersa tutta un’altra verità e gli inquirenti dopo gli interrogatori dell’indagato hanno deciso il sequestro del suo computer e del cellulare. Intanto il 14enne ora risulta indagato per violenza sessuale aggravata , ma il lavoro dei carabinieri e della Procura dei Minori dell’Aquila non è ancora terminato. Il 24 ottobre prossimo intanto davanti al pm Antonio Altobelli della Procura dei minori è previsto un accertamento tecnico sul materiale sequestrato. Sembra che all’interno del pc e del telefonino siano state rinvenute immagini compromettenti. Il magistrato sentirà anche il racconto della vittima con tutte le cautele del caso. La sua testimonianza sarà fondamentale anche per il passo successivo, dal punto di vista giudiziario, di questa vicenda. Se il bambino confermerà anche in quella sede quanto già confidato agli inquirenti la posizione del 14enne rischia di aggravarsi.