Avezzano. La Asl ha disdetto il contratto con la OLICAR s.p.a. per la manutenzione delle strutture sanitarie della Provincia. Il direttore generale, Giancarlo Silveri, ha disdettato l’accordo dei “servizi di gestione, conduzione e manutenzione degli impianti meccanici, elettrici e componenti edili di Avezzano – Sulmona – l’Aquila. Il divorzio era nell’aria da diverso tempo, anzi, si può affermare con nettezza che, la fase di separazione era iniziata già nei primi mesi della gestione OLICAR s.p.a., a seguito di una serie di segnalazioni/contestazioni da parte della ASL1 stessa. “Entrare nel merito delle argomentazioni che hanno indotto la Direzione della ASL1 a questa determinazione, significherebbe, oggi, riaprire, da parte della FIM-CISL, capitoli vecchi, nei quali, sarebbe fin troppo semplice leggere le insofferenze e le lamentele dei dipendenti”, ha spiegato Antonello Tangredi, Fim-Cisl, “da un altro punto di vista, avrebbe poco senso davanti ad un problema così serio che assume, inequivocabilmente, se non si agirà subito, tutte le caratteristiche di una vera e propria vertenza. Questo appalto (del 26.02.13 e valido fino al 2016) infatti, ha significato per i dipendenti provenienti dalle Società precedenti all’ingresso della OLICAR, un cambiamento del C.C.N.L., da metalmeccanici a multiservizi, con evidenti cambiamenti normativi e sostanziose riduzioni delle retribuzioni: tutto ciò, evidentemente, per ridurre i costi e avere una migliore gestione dei servizi in capo ad una sola Società, almeno nelle intenzioni della ASL1. Il progetto “innovativo della ASL1” però, ha solo funzionato in peggio per circa 100 lavoratori (e per le loro famiglie) che, pur in presenza delle stesse ore prestate, hanno visto diminuire pesantemente il loro potere d’acquisto dei salari: sotto il profilo tecnico non ha mai funzionato. Davanti al No del sindacato (gennaio 2013), circa il cambiamento dei C.C.N.L., la Direzione OLICAR s.p.a., antepose il ricatto: o questo o tutti a casa. Oggi, 1° ottobre, alla OLICAR s.p.a., rimangono 5 giorni di tempo per lasciare in anticipo l’appalto, in applicazione dello sfratto a firma di Silveri, il quale, appunto, ha indicato 7 giorni dal ricevimento della disdetta. La FIM-CISL, ritenuta estremamente grave la situazione, per i risvolti su servizi così importanti per i malati e per i cittadini, oltre che per le ricadute occupazionali sui dipendenti, ha immediatamente chiesto al Signor Prefetto dell’Aquila di convocare una riunione alla presenza, oltre che della OLICAR, anche della ASL1 in persona del Direttore pro-tempore, affinché si possa individuare una strada che tuteli interessi collettivi così importanti”. In attesa della convocazione prefettizia, la FIM-CISL, terrà assemblee con i lavoratori, non escludendo l’avvio della procedura per eventuali azioni di lotta.