Avezzano. Sul caso dell’impianto a biomasse della Powercrop, cinque consiglieri lanciano l’appello al presidente della Regione affinché l’iter autorizzativo venga rivisto alla luce delle misure cautelari applicate a uno dei protagonisti del procedimento del Via, il super dirigente regionale Antonio Sorgi, nell’ambito di un’inchiesta su presunte turbative in una gara d’appalto a Francavilla. Intanto il Comune di Avezzano e l’assessore all’ambiente, Roberto Verdecchia, preparano la controffensiva nei confronti della decisione tecnica del comitato di Valutazione di impatto ambientale.
L’inchiesta giudiziaria ha riacceso i riflettori sul contestatissimo impianto a biomasse che dovrebbe sorgere a Borgo Incile. Cinque consiglieri di maggioranza del Comune di Avezzano, Mario Babbo, Crescenzo Presutti e Gianfranco Gallese (Per Avezzano); Emilio Cipollone e Stefano Chichiarelli (Udc), da sempre contrari all’impianto, danno voce al popolo e bussano alle porte del governatore d’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, affinché il procedimento autorizzativo venga riesaminato.
Fermo restando il principio di non colpevolezza e lasciando alla magistratura il compito, esclusivo, di verificare eventuali responsabilità delle persone coinvolte nell’inchiesta, i consiglieri comunali di maggioranza “ribadiscono l’assoluta contrarietà alla realizzazione dell’insediamento dannoso per l’ambiente e inutile per l’economia del territorio poiché in aperto contrasto con la vocazione agricola, turistica e culturale della Marsica”. E’ per questi motivi che Babbo, Presutti, Gallese, Cipollone e Chichiarelli invocano una “nuova verifica dell’iter procedurale e, in particolare, sul parere favorevole” rilasciato dalla commissione di valutazione d’impatto ambientale.
Quell’impianto a biomasse da oltre 93 MW di potenza termica in località Borgo Incile – contestato duramente anche dal WWF regionale – infatti, “potrebbe aumentare i problemi e i rischi per l’ambiente e la salute dei cittadini in un’area già a forte incidenza di malattie. Vogliamo chiarezza assoluta”, concludono i cinque consiglieri del Comune di Avezzano, “sulle tante lacune evidenziate a più riprese nel corso dei vari incontri e non tenute nella giusta considerazione”.