Carsoli. La protesta dei genitori del comitato Carsoli Le Valli non si ferma e dopo la raccolta di firme arriva anche il piedibus. Le famiglie dei ragazzi di Carsoli che non hanno accettato di pagare lo scuolabus come deciso dal sindaco Domenico D’Antonio mentre i coetanei delle frazioni lo usano gratis hanno deciso di andare avanti a oltranza con la protesta. “Non siamo interessati a prendere parte alle polemiche scatenate maliziosamente dal sindaco D’Antonio contro il consigliere di minoranza Mazzetti, ma rifiutano fermamente l’applicazione dell’ormai famoso ” metodo Boffo ” vale a dire quella diffusa pratica mediatica mediante la quale si getta fango contro chiunque ha il coraggio di criticare e contro chi – da libero cittadino – manifesta il suo dissenso”, ha spiegato Gregorio Gumina, responsabile del comitato, “per questo noi genitori diffidati a non far salire i nostri bambini sullo scuolabus perché imposibilitati a pagare un contributo di 25 euro mensili a bambino, con un alto senso di responsabilità civica, abbiamo deciso oggi di portare tutti i nostri bambini a scuola a piedi, per evitare intasamento al traffico cittadino, non aggravare l’inquinamento, ed educare i nostri bambini al risparmio. in questo momento di grave crisi economica. Ma dal “dormitorio-ghetto ” dove viviamo, siamo assolutamente impossibilitati a farlo non avendo ancora il Comune e gli Enti preposti, disposto un attraversamento pedonale sulla via Tiburtina, un semaforo, un marciapiede, gli indispensabili ed obbligatori segnali di pericolo! Farlo significherebbe – oltre ad essere costretti a trasgredire il codice stradale – mettere in serio pericolo la vita dei nostri amati bambini e di noi stessi”.