Tagliacozzo. Gironi divini 2014 si chiude con un bilancio positivo. Oltre 40mila persone hanno partecipato all’atteso appuntamento dedicato a Dante Alighieri e alla Divina commedia promosso dal Comune di Tagliacozzo e dall’assessorato alla Cultura. Oltre alle rievocazioni e alle degustazioni eno-gastronomiche uno dei momenti più divertenti della seconda serata è stato l’originale “Torneo dei vini”, in cui le sette migliori riserve di Montepulciano partecipanti alla manifestazione “sfidavano” l’ospite d’onore, il Valpolicella della cantina Serego Alighieri, di proprietà dei discendenti diretti del sommo poeta. Come nella battaglia citata da Dante, “e là da Tagliacozzo, ove sanz’arme vinse il vecchio Alardo”, quest’anno la battaglia si è ripetuta, ma a colpi di calice. Alla fine, in un tabellone stile tennistico, a spuntarla è stato un outsider: il Montepulciano Vecchie vigne 2010 della cantina aquilana Gentile, che si è aggiudicato così il titolo di “Campione di Gironi divini 2014”. Un torneo che non ha avuto alcuna pretesa critica, ma che è servito solo per sottoporre al pubblico i vini migliori della manifestazione in una forma un po’ diversa dal solito. I vini infatti sono stati assaggiati alla cieca da una giuria popolare, composta da appassionati, che hanno votato in base ai propri gusti e senza preconcetti. Per una volta, comunque, il giudizio del pubblico si è mostrato in sintonia con quello degli addetti ai lavori, visto che lo stesso vino ha recentemente vinto anche la Corona della guida Vini buoni d’Italia. L’Abruzzo è stato rappresentato anche dal Malandrino di Cataldi Madonna, dal Marina Cvetic di Masciarelli, dal Cerano Montepulciano Riserva di Pietrantonj, dall’Elevito Colline Teramane di De Angelis Corvi, dal Fonte dei di Filomusi Guelfi e dal Castellum Vetus di Centorame. Una sfida che si è tenuta negli androni dei vecchi palazzi, aperti al pubblico per l’occasione. Migliaia le persone che hanno visitato gli androni e le scalinate dei palazzi storici della città che hanno spalancato gli antichi portali per far riscoprire le bellezze architettoniche e i frammenti di storia abruzzese. Il percorso nel centro storico è stato suddiviso in tre aree, Inferno, Purgatorio e Paradiso. Hanno riscosso grande successo i legionari romani e gladiatori. Tra le antiche mura di Palazzo Ducale c’è l’accampamento romano della Legio Minervia, dea citata da Dante nel Paradiso, dove si poteva osservare da vicino come vivevano, come lavoravano e cosa mangiavano ai tempi dell’antica Roma. Nel pomeriggio ci sono state delle dimostrazioni, mentre dopo cena riti propiziatori, didattiche militari, didattica per bambini.