Celano. Tutti i componenti del Club “Forza Silvio” di Celano sentono il dovere di precisare quanto esposto sulle varie edizioni dei giornali locali che commentano l’ipotetico risultato raggiunto il 30 luglio presso la sala consiliare del Comune. Precisiamo che i nostri due assessori di Forza Italia non hanno abbandonato i loro posti in Giunta, inoltre, contrariamente alle dichiarazioni rese nel “minuscolo giornalino locale” hanno rassegnato regolari dimissioni per motivi strettamente politici legati all’assoluta non condivisione di azioni politiche di questa Amministrazione Comunale tutt’altro corrispondente agli interessi dei Celanesi. L’aspirazione a future candidature è del tutto legittima e sarà poi il popolo, come sempre, a decidere. Ma se fosse stato questo, come vergognosamente riferisce il “giornalino”, il motivo per acquisire consensi in vista della prossima tornata amministrativa sarebbe stato meglio e più remunerativo rimanere sugli scranni giuntali servi del padrone. Ma i nostri Consiglieri a cui va tutto il nostro plauso e appoggio non hanno bisogno della politica per guadagnarsi “un posto al sole” né tanto meno di “determine di pagamento per lavori svolti a favore del Comune da parte di amministratori in carica”. Determine sconosciute all’Albo della Casa Comunale. All’interno dell’Assise Civica di Consiglieri muti e non propositivi che in 5 anni non sono stati in grado di prendere la parola per riferire quanto ipoteticamente realizzato ne abbiamo da vendere al miglior offerente!!! Sull’approvazione del documento occorre precisare che la “Giunta di Maggioranza”, avocando a sé funzioni di competenza consiliare (la convenzione lo è) è stata tenuta arbitrariamente a seguito delle urla da parte del corpulento Signore di “Acqua Nostra “ (forse è il caso di dire “Acqua Sua”) che si arroga ruoli e diritti, imponendo le direzioni all’incapace Giunta. I cittadini presenti hanno capito molto bene quali saranno le future condizioni di rapporto C.A.M. – Comune di Celano: aumento del canone già nelle bollette in scadenza (aumento negato dal Sindaco), inizio dell’installazione dei contatori già a fine estate mentre il primo pagamento lo vedremo (?) a gennaio/febbraio dell’anno prossimo, rinuncia alle somme del decreto ingiuntivo fatto dal Comune al CAM nel 2012. Complimenti, gran bella vittoria!! Il Club “Forza Silvio” insieme ai consiglieri PIPERNI e DI LORETO contesta fermamente l’iter procedurale che ha condotto all’approvazione della transazione nonché i termini della stessa tutt’altro che chiari. Durante la discussione i rappresentanti della Giunta non sono stati in grado di confutare le contestazioni sui numeri da noi mosse che hanno evidenziato grossolani errori… per non dire orrori!!!!!. Cari Celanesi, ancora una volta l’Amministrazione Comunale concede un ulteriore “Grazia” al C.A.M. permettendogli di pagare quello che non ha pagato dal 2007 con rate semestrali per ulteriori 6 anni. E a pagarne le conseguenze saranno i cittadini, Forza Italia non consentirà di calpestare l’interesse comune per qualche …….. interesse di bottega. I cittadini presenti, e tutta Celano, ha visto e sa che non c’è più una maggioranza in Comune. Le buone intenzioni che ci hanno fatto partecipare alle elezioni amministrative del 2010 sono state negli anni uccise da un modo di decidere frutto di poche persone. Celano merita altro. Il Sindaco deve ritrovare un minimo di senso di responsabilità e determinare autonomamente, come più volte dichiarato, la fine di questa amministrazione”. Sulla vicenda Cam è intervenuto anche Giuseppe Cleofe. “Sulla vicenda del credito che il Comune di Celano vanta nei confronti del CAM i cittadini di Celano ne hanno sentite di tutti i colori, avrei preferito non aggiungere altro, ma, dopo l’articolo apparso sul vostro giornale, a firma del Vicesindaco Vittoriano Frigioni è doveroso fare alcune osservazioni e considerazioni, al fine di ristabilire la verità su come si è evoluta tale problematica”, ha commentato Cleofe, “Frigioni ritiene erroneamente che il sottoscritto abbia strumentalizzato la vicenda del CAM, quindi, dell’acqua per un fatto politico, tanto che mi definisce irresponsabile. Rispondo al Vicesindaco che forse l’ha dimenticato che il sottoscritto è stato il primo a porre il problema del credito verso il CAM con una interpellanza presentata in consiglio comunale il 18 Giugno 2010 quando il credito del Comune era soltanto di € 620.000,00, al netto delle compensazioni, per il dovuto per l’acqua delle nostre fontane pubbliche. Successivamente, in data 8 Ottobre 2010 ho presentato in consiglio comunale un’interrogazione nella quale evidenziavo che il debito del CAM nei confronti del comune di Celano era diventato di € 819.845,65, chiedevo al Sindaco ed alla GM del perché non venivano fatti gli atti esecutivi nei confronti del CAM. Si riferisce, inoltre, per una visione più chiara agli utenti di Celano che già il CAM in passato ha assunto altri impegni di pagamento, esattamente, con scrittura privata del 16 Aprile 2011, con la quale s’impegnò ad estinguere il debito di € 658.923,27 in quattordici rate quadrimestrali di € 42.125,95 cadauna, impegno mai mantenuto, contestualmente, però con la delibera n. 54 del 12-12-2011 inviata all’ATO, l’assemblea dei soci del CAM, composta dai Sindaci dei comuni soci deliberava per gli stessi la sospensione del rimborso dei mutui, che di fatto, visto come sono andate le cose si è esteso anche ai comuni non soci. Mi preme ricordare a Vittoriano Frigioni che gli atti esecutivi nei confronti del CAM sono iniziati con il DI il 27-01-2012, dopo circa 2 anni e mezzo dalla mia prima interpellanza. Al consiglio comunale del 02-02-2013 un’ampia maggioranza di consiglieri mostrò difficoltà a votare la mozione da me presentata, che non trascrivo, poiché depositata in Comune, ma, avrebbe risolto tutti i problemi nei confronti del CAM che conduceva una gestione piuttosto allegra sotto l’aspetto finanziario, fatto questo che impediva il rimborso dei mutui, fu rinviata all’unanimità per verificare le modalità attuative e con l’impegno di ridiscuterla in un successivo consiglio comunale, circostanza mai più avvenuta. Con la delibera n. 14 dell’11 Febbraio 2013 in consiglio comunale fu nominato un gruppo di lavoro per verificare il percorso legale e amministrativo da attuare nei confronti del CAM, s’impegnava il Sindaco e la GM a verificare il regolamento di giurisdizione e nelle more l’installazione dei contatori veniva sospesa, fino alla definizione della controversia. Trascuro le altre vicende succedutesi, per ritornare ai fatti attuali. Il sottoscritto è stato invitato soltanto per due volte all’incontro fra Comune e CAM in quest’ultimo mese, dove ha fatto presente le proprie perplessità, purtroppo non recepite, ne cito soltanto alcune esattamente: la cessione del credito, soltanto a copertura del debito, rimanendo sempre il CAM l’unico delegato alla riscossione per il canone del servizio idrico; l’installazione dei contatori doveva avvenire solo e soltanto dopo il pagamento integrale del debito da parte del CAM e non a 60 giorni dall’approvazione dell’accordo transattivo e convenzionale, poiché altri impegni, in passato, sono stati già assunti e non mantenuti; la riduzione del canone delle bollette dell’acqua per l’importo inerente la depurazione che di fatto non viene effettuata. Il Consiglio comunale, ricordo al Vicesindaco, avrebbe dovuto approvare lo schema di transazione, poteva però, apportare nel rispetto della normativa vigente le giuste ed opportune modifiche, per un maggior vantaggio del Comune di Celano e degli utenti. Non si può dare dell’irresponsabile a chi non assicura la propria presenza, la maggioranza deve trarne le dovute conseguenze. Poi, per concludere, dico, non poteva il Sindaco, verificata la propria maggioranza, riconvocare il Consiglio comunale nell’arco di qualche giorno, per porre all’approvazione lo schema di convenzione con il CAM? Sono passati otto mesi dall’approvazione della famosa delibera n. 62 del 30-11-2013, ora non si poteva più aspettare qualche giorno, se veramente si voleva il supporto anche dei consiglieri di opposizione. Concludo, nell’interesse di Celano, che nonostante le modifiche non apportate all’accordo transattivo, augurandomi che esso venga attuato interamente per la riscossione del credito vantato di € 1.549.000,00, anche perché il solo debito di finanziamento del Comune al 31-12-2013 ammonta a circa 13 milioni di Euro ed in modo da poter venire incontro ai cittadini di Celano con la diminuzione di altri tributi, quali: TARI, TASI e IMU”.