Tagliacozzo. La Marsica ha una delle popolazioni più anziane dell’Abruzzo. A lanciare l’allarme è Enrico Pendenza, dirigente Medico Unità di Riabilitazione Neuromotoria, responsabile Struttura Ambulatoriale di Medicina Geriatrica dell’ospedale di Tagliacozzo. In una lettera, inviata al presidente Luciano D’Alfonso, Pendenza ha spiegato la situazione delle popolazione marsicana e soprattutto la carenza di strutture sanitarie. “L’accentuato invecchiamento della popolazione verificatosi negli ultimi decenni e le previsioni sul futuro hanno posto all’attenzione degli studiosi e dei politici una vera e propria “questione anziana”, ha spiegato Pendenza, “non è un caso, quindi , che dalla fine degli anni ’70 la terza età sia diventata un importante oggetto di discussione , oltre che in medicina , anche in campo psicologico, sociologico ed economico. La vecchiaia del nostro tempo non può considerarsi semplicemente l’ampliamento e l’allungamento della vecchiaia del passato . Si tratta di una età ricca di contenuti nuovi , sia a livello individuale , riguardanti i processi biologici , neurologici , psicologici e sociali , sia sul piano della cultura e dell’organizzazione sociale , tanto da richiedere una nuova collocazione culturale. Solo per fare qualche esempio, l’allungamento della vita comporta facilmente la decisione delle persone di posticipare i grandi eventi della loro esistenza , come il matrimonio o l’entrata nel mondo del lavoro , causando quindi profonde trasformazioni nella struttura sociale e familiare , tra le quali la riduzione della dimensione media del nucleo familiare è solo la più evidente. Il rischio sociale dell’invecchiamento è peraltro ben dimostrato dal più alto livello di povertà delle famiglie con anziani al proprio interno rispetto alle altre : il 45 % delle famiglie considerate “povere” ha un componente con più di 65 anni. Leggendo i dati 2013 del rapporto annuale ISTAT sul nostro Paese , si è colpiti dai numeri riguardanti l’allarmante fenomeno dell’invecchiamento. L’Italia con il 20,8 % di ultra 65enni (nel 2001 eravamo al 18,4 %) è al secondo posto nel mondo , dopo il Giappone , nella graduatoria dei paesi più vecchi. La speranza di vita è rappresentata da 79,4 anni per gli uomini e 84,5 anni per le donne , con un guadagno di ben tre decimi di anno rispetto già al 2009. L’indice di vecchiaia è pari a 151,4 mentre l’età media è 43,5. Particolarmente veloce è anche la crescita della popolazione ultra85enne . Infatti , i cosiddetti “grandi vecchi” nel 2001erano il 2,2% del totale ; oggi sono pari al 2,8% del totale, vale a dire oltre 1 milione e 600mila individui. Ma ancora più eclatanti sono le particolarità statistiche del 2013 riguardanti la popolazione residente nel vasto territorio della Marsica Occidentale ( comprendente i Comuni di: Tagliacozzo, Sante Marie, Carsoli, Pereto, Rocca di Botte, Oricola , Cappadocia , Magliano, Massa d’Albe e Scurcola Marsicana). Per una popolazione totale di oltre 22.000 abitanti , i principali dati statistici sono: gli ultra65enni= 23,3% ; gli ultra85enni = 3,8% ; indice di vecchiaia = 226,7; età media = 45,8. Quindi emerge chiaro che , riguardo l’invecchiamento della popolazione, si appalesano molti punti di percentuale in più per questo territorio rispetto a quelli della Nazione. Tale stato di fatto implica anche nel nostro comprensorio ricadute sulla spesa pubblica , sul debito e sul deficit , sui consumi , sul risparmio, sugli investimenti , sul mercato del lavoro. E’ pertanto prioritario porre la massima attenzione su questo fenomeno e sviluppare una serie di interventi ad ampio respiro e riguardanti tutte le politiche sociali che toccano gli interessi della popolazione anziana. A cominciare dal sistema sanitario il quale , in una prospettiva di medio-lungo termine , dovrà sviluppare un’offerta di servizi adeguata e facilmente fruibile da tale tipologia di utenza. In questa ottica , se è vero che la persona anziana va mantenuta quanto più possibile nella propria casa , tra le persone care , nella consapevolezza che il contesto familiare deve essere il luogo privilegiato di vita e di cura , è altrettanto certo però che va potenziata l’assistenza domiciliare con l’intervento di operatori sociali e sanitari e l’assegno di cura per i familiari , pur in un contesto che assicura , nel momento del bisogno , assistenza puntuale e qualificata in strutture territoriali come le Residenze Sanitarie. Occorre cioè una lungimirante strategia locale e regionale che punti alla formazione ed aggiornamento degli operatori, all’adeguamento degli spazi ed ambienti di vita , ad un rinnovato rapporto di collaborazione con le associazioni e con i familiari delle persone anziane , alla istituzione di adeguate strutture residenziali (oggi praticamente assenti su tutta la vasta area della Marsica occidentale) dove è costante la presenza di medici specialisti, di operatori sanitari e socio-sanitari a disposizione degli anziani malati e delle loro famiglie.