Avezzano. Sindaco sotto attacco per i tagli alla Sanità, capro espiatorio accusato di immobilismo dall’opposizione. I ridimensionamenti rischiano di impoverire l’ospedale di Avezzano a tal punto che potrebbe rischiare in breve tempo la chiusura. I consiglieri comunali di Rinnovamento e partecipazione, Luigi Milano, Vincenzo Paciotti, Roberto Verdecchia, e il coordinatore del gruppo, Lorenzo Fracassi hanno espresso in modo sarcastico l’intensione di «ringraziare il Direttore Generale Asl Giancarlo Silveri per la chiarezza e la precisione con cui ha spiegato gli effetti del decreto Chiodi-Baraldi con cui hanno rideterminato la sanità marsicana. Non saremmo riusciti ad essere altrettanto efficaci nella comunicazione», continuano, «oggi tutti i cittadini marsicani, se non sono distratti da altro, sanno con precisione cosa accadrà e non potrà accadere. Questa è l’aria che tira e ovviamente, ogni allarme sociale è più che giustificato e non capiamo il silenzio degli altri. Ad Avezzano rimarranno dunque i “repartini” per le cure semplici. In merito alla Neurochirurgia “si cercherà di verificare la possibilità di rendere operativa…”; Il ruolo del “primario” è ….. “secondario”. Una specie di commendatore o di cavaliere del lavoro anche con mansioni ridotte. Una onorificenza che, evidentemente, non ha nulla a che spartire con la funzionalità del servizio e che è “logicamente” riservata al capoluogo di provincia. Per fortuna«, aggiungono, «ci è stato risparmiato di sentire che l’intento è quello di “mettere al centro il paziente” e che tutto va fatto in funzionalità di questi. Tutti avrebbero capito che il “”paziente”” (marsicano) più che al centro dell’attenzione è stato messo in mezzo dal governatore/commissario Chiodi, dal sub commissario Giovanna Baraldi e da tutto il governo regionale per motivi che non hanno nulla a che spartire con la difesa della sua salute. Contro questo abuso, sopruso ennesima spoliazione il nostro gruppo politico farà concretamente la sua parte unitamente ad altri gruppi politici, movimenti e chiunque voglia partecipare. Ma a questo punto ci chiediamo qual è la posizione che intende assumere il Sindaco di Avezzano e la maggioranza di governo cittadina. Perché Signor Sindaco ed egregi collegi consiglieri di maggioranza non parlate e non vi decidete quantomeno a dialogare con i vostri rappresentati regionali e nazionali. Non è più possibile seguitare a vivere nelle strutture di eccellenza di Teramo e dintorni, L’Aquila e Pescara, mentre in altre strutture in spok si rischia di morire per mancanza di strutture, mezzi e personale stante la loro riduzione già in essere. Allora è forse il caso di iniziare veramente ad alzare le barricate ed adire le competenti vie legali.
Accuse al primo cittadino anche da parte di Fli. Il Consigliere Gino Di Cicco chiede al sindaco «un sussulto di orgoglio per intraprendere le azioni, che ha evitato di prendere fino ad oggi, a difesa delle specializzazioni pronte a essere trasferite senza biglietto di ritorno. Dovrebbe dare le dimissioni, e non solo minacciarle, come atto d’amore verso la sua città e il territorio. Non deve permettere agli amici di partito di impoverire la Marsica». Le unità operative complesse, secondo il nuovo piano, saranno 48 a L’Aquila, 15 ad Avezzano e 8 a Sulmona.