Gioia dei Marsi. Il ministero della salute chiede la sospensione a titolo cautelativo dell’attivita’ di pascolo del bestiame  a Gioia e a Lecce dei Marsi. L’associazione Salviamo L’Orso esprime la sua soddisfazione per il supplemento d’indagine a garanzia della salute dell’orso e del bestiame, “apprendiamo  oggi  dal sito web del PNALM dell’invio di una lettera da parte del Direttore generale Dott.ssa Ferri del Dipartimento della Sanità pubblica veterinaria, della Sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute – Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari, indirizzata all’Assessorato alla Sanita della Regione Abruzzo e in particolare al responsabile dei Servizi veterinari  in cui dopo aver esaminato i fatti avvenuti in quel di Gioia dei Marsi negli ultimi 2 anni vale a dire il rilevamento nel Giugno 2012 di un focolaio di tubercolosi in due diversi allevamenti bovini e il risultato della necroscopia effettuata sulla femmina di orso rinvenuta lo scorso 14 Marzo nello stesso territorio che avrebbe indicato nella stessa malattia la causa di morte, si comunica la necessità di sospendere a titolo cautelativo l’attività di pascolo degli animali domestici nel territorio dei Comuni di Gioia dei Marsi e Lecce dei Marsi in attesa che pervengano i risultati definitivi delle prove diagnostiche effettuate dal Centro di referenza per la tubercolosi. Nella lettera del Ministero si invitano gli Uffici regionali competenti a voler attivarsi  per rendere le  misure ritenute necessarie immediatamente  esecutive”. L’associazione Salviamo L’Orso “non puo’ che ringraziare il Ministero della Salute il Direttore generale ed i suoi tecnici per l’intervento e le parole chiare spese su una vicenda che preoccupa la nostra associazione e tutti coloro che hanno a cuore la sorte dell’orso marsicano da almeno 2 anni, sin dall’apparire del primo focolaio di TBC bovina nel cuore dell’habitat del nostro orso.La gestione dell’emergenza del Giugno del 2012, allorche’ i capi della mandria in cui fu rilevata la presenza di animali infetti da TBC  furono  spostati senza alcuna precauzione  in altra area rischiando di infettare ulteriori animali e la stessa fauna selvatica,  andrebbe attentamente valutata  per capire se eventualmente  vi  siano  stati comportamenti  superficiali o disfunzioni nell’azione  degli organi competenti.  Certo come semplice associazione di cittadini non abbiamo tutte le informazioni ne’ le competenze necessarie a ricomporre il quadro completo degli eventi  o a rilevare con certezza eventuali  responsabilita’ ma andrebbe fatta luce al piu’ presto su una sequenza di avvenimenti  che potenzialmente  avrebbero potuto avere  conseguenze assai gravi  per la salute animale ed  umana oltre che a mettere a rischio il tessuto economico di una zona che vive di turismo, di allevamento e della qualita’ del suo ambiente”.”Aspettiamo quindi  con fiducia – prosegue l’associaziona – che le misure richieste dal Ministero  vengano  rese esecutive al piu’ presto  da i  Sindaci  che agiscono nella loro funzione di  autorita’ sanitaria e dai competenti  organi regionali che hanno oggi una buona occasione per fare il loro dovere.  L’associazione si augura che i controlli  sia quelli epidemiologici e di laboratorio come quelli sul territorio siano severi ed accurati, perche’ non  sono piu’ consentiti  errori  ne  alcuno puo’ piu’ far finta di niente.Crediamo che tutti oggi si debbano sentire piu’ sicuri e tutelati dall’iniziativa del Ministero della Salute a iniziare dagli allevatori  virtuosi , risorsa importante e da valorizzare dei nostri territori montani , per finire con  i consumatori  e le popolazioni  locali , la cui salute va tutelata sopra tutto”.”Ci permettiamo un’ultima considerazione – conclude Salviamo L’Orso – spesso abbiamo  criticato la gestione del PNALM  ma oggi vogliamo invece pubblicamente ringraziare Presidente , Direttore , i tecnici ed i veterinari dell’Ente per la pazienza e la tenacia nonche’ la trasparenza con cui hanno gestito quest’ultima  emergenza con il prezioso supporto di un Ministero dell’Ambiente  nuovamente  e concretamente impegnato nel ridefinire le azioni per la conservazione della popolazione di orso bruno marsicano” .








