Cappadocia. Non si placa la polemica sulla mozione di sfiducia presentata dai consigliere di minoranza Luigi D’Innocenzo e Franco Tocci al primo cittadino Lucilla Lilli. Dopo la risposta al vetriolo del primo cittadino è arrivata anche la replica dei due consiglieri. “A differenza di quanto sostiene il sindaco Lilli Lucilla i punti della mozione di sfiducia erano argomentazioni concrete e mirate, prive nella maniera più assoluta di attacchi alla persona ma solamente al Suo operato, alle quali non ha saputo dare alcun riscontro”, ha spiegato il consigliere, “non sapendo cosa rispondere alle nostre richieste è Lei che ha effettuato vergognosamente, in tutta la sua replica, attacchi volgari ed inopportuni nei confronti di tutti i consiglieri firmatari la mozione. Se il Sindaco pensa di essere uscita vittoriosa dalla nostra mozione di sfiducia, incappa in un grande errore: ben presto si renderà conto di essere rimasta da sola e se pensa di contare sulle capacità e sull’affidabilità dei consiglieri che Le sono rimasti fedeli (due su tre erano pronti a firmare la mozione di sfiducia fino a 24 ore prima dell’assise), grazie a dei contentini, e che in sede della mozione non hanno saputo o voluto spendere nemmeno mezza parola in difesa del suo operato, io Le auguro buona fortuna”. Non è stato più leggero il consigliere Tocci. “I sette punti presentati nella mozione rappresentavano un punto di apertura per una più ampia discussione”, ha precisato Tocci, “il sindaco Lilli, però, con arroganza ha preferito non far replicare i proponenti. Ma non è finita, nei prossimi giorni saremo nuovamente all’azione, mettendo a conoscenza tutta la popolazione dei veri problemi. Nella mozione di sfiducia abbiamo evidenziato come viene gestita la situazione in merito agli incarichi diretti, anche quando la normativa non lo prevede, la pulizia delle strade e del territorio in generale, nonché le spese inutili fatte con i soldi pubblici”.