Tagliacozzo. Da anni i cittadini attendono un nuovo piano regolatore, una variante che possa permettere alla città turistica marsicana di migliorare, di rilanciare l’economia e di abbellire quartieri e territori. Il piano ancora non è pronto, ma anche nella fase di elaborazione non mancano le polemiche.
I consiglieri di minoranza Roberto Giovagnorio, Giampietro Pendenza e Vincenzo Giovagnorio, oltre al consigliere di maggioranza Alfonso Gargano affermano di aver inviato un esposto in Procura che accusa il Comune di aver “rifiutato la visione degli atti sul piano regolatore”. “Da circa tre settimane”, affermano i consiglieri, “in comune sono gelosamente custoditi gli elaborati della Variante al Prg consegnate dall’architetto nelle mani del sindaco Maurizio Di Marco Testa e del Rup Anna Calzetta. Una settimana fa”, affermano, “abbiamo protocollato una richiesta per l’immediata visione degli elaborati e dopo alcune ore la Calzetta ci ha invito una nota dichiarando: “non sono in possesso degli elaborati poiché le bozze sono nelle mani del sindaco, con delega all’Urbanistica”.
“Il 17 Aprile”, si legge nella nota dei consiglieri, “l’ingegner Calzetta rispondeva che, nonostante fossero in suo possesso, non poteva assecondare le richieste poiché gli elaborati non erano protocollati ed inoltre il sindaco (contattato telefonicamente proprio in quel frangente dalla stessa) le aveva dato disposizioni di non far accedere agli atti i Consiglieri Giovagnorio, Gargano e Pendenza. Dopo alcune ore, la Calzetta inviava una nota ai tre Consiglieri Comunali, di cui sopra, dichiarando:” (…) che non sono in possesso degli elaborati alla Variante al Piano regolatore Generale in fase di redazione, poiché le bozze sono nelle mani del sindaco, con delega all’Urbanistica…”. La domanda sorge spontanea”, ironizzano i consiglieri, “L’affollamento di persone negli uffici Comunali competenti (in quei giorni a ridosso della “consegna”) era dettato dalla curiosità di vedere la Variante? Perché gli elaborati non sono stati protocollati? Perché, anche se presenti in Comune nell’Ufficio Urbanistica, vengono negati solo ad alcuni consiglieri ed altri no? Perché il Responsabile Unico del Procedimento (RUP), a suo dire, non viene messo nella condizione di potere analizzare gli elaborati? Davvero le competenze del Ragionier Testa sono tali da potere analizzare elaborati di programmazione in ambito urbanistico fino al punto di escludere sia il tecnico comunale competente nominato (Ingegner Calzetta), sia la Commissione di Studio comunale? Cosa avrà trovato mai di particolare negli elaborati il Ragioniere in circa tre settimane di “studio matto e disperatissimo” al punto di non aver voluto ne che fossero protocollati ne’ che fossero nella disponibilità del RUP ne’ che fossero disponibili alla visione dei rappresentanti del popolo che siedono in consiglio? Come mai il RUP non protesta verso chi sta delegittimando e depotenziando de facto il suo ruolo? Come mai, ancora una volta, il Segretario Comunale, assiste silente ed incantato allo svolgersi degli eventi senza muovere dito, nonostante sia stato notiziato dagli scriventi? Come mai il Tecnico Incaricato, pur non essendo di “primo pelo” e nonostante sia Presidente dell’Ordine degli Architetti dell’Aquila, preferisce consegnare brevi manu gli elaborati senza passare al Protocollo? Come mai Conti non si premura di chiudere formalmente il suo lavoro visto che sono circa dieci anni che è stato incaricato della redazione della Variante? Non ci sono termini di consegna e/o penali previste nei disciplinari? Che cosa ne pensa il RUP di tale “ritardo”? Che cosa ne pensa il Segretario Comunale? Soprattutto cosa ne pensa il Ragioniere assessore all’Urbanistica? Cosa ne pensa il Ragioniere Sindaco? Noi un’idea ce la siamo fatta: “Diventiamo ricchi tutti insieme” lo slogan è anche la chiave di tutto. Ma anche così rimane sempre una domanda: “tutti chi?” Quanti? Pochi forse. Di sicuro non tutti… Stiamo inoltre preparando un dettagliato esposto da inviare alla Procura della Repubblica per rifiuto di accesso agli atti”, concludono, “contro tutti coloro che hanno impedito a tre consiglieri Comunali di svolgere serenamente il loro mandato Amministrativo”.
La replica del sindaco non si è fatta attendere. “Il piano”, ha sottolineato il primo cittadino, “è in fase di studio da anni, sono solo bozze che non circoleranno tavole fino a quando non sarà verificato che il tecnico abbia rispettato le linee guida indicate dal Consiglio comunale. E’ bene precisare semplici ma essenziali concetti in merito al metodo adottato per la pubblicazione delle tavole al Prg”, spiega il sindaco in una ‘contro-nota’, “Con delibera di Giunta Comunale nr. 201 del 14.09.2004, veniva dato incarico l’architetto Gianlorenzo Conti di predisporre una variante generale al P.R.G. Al momento della mia nomina a Sindaco, risalente al maggio 2011, esistevano bozze di progetti in variante al P.R.G.. In accordo con la mia maggioranza, al fine di salvaguardare il territorio e le peculiarità ambientali e storiche-culturali di Tagliacozzo, considerato che il nostro territorio è situato in uno splendido scenario storico-naturalistico, con l’obiettivo di limitare al massimo il consumo del territorio in termini di edificazione, in data 11.03.2013 con delibera di Consiglio Comunale nr. 8, venivano approvate le relative linee guida, evidenziando altresì, che si sarebbe dovuto privilegiare il recupero e la trasformazione dell’esistente rispetto ai nuovi insediamenti, valorizzando l’ambiente. Quale garanzia di trasparenza della progettazione alla variante generale al P.R.G ho sempre affermato che avrei mantenuto la delega all’Urbanistica, affermando sempre che il piano regolatore non è né della maggioranza né tanto meno della minoranza. Il piano regolatore deve essere esclusivamente redatto nell’interesse del territorio e dei cittadini.
Non ritengo di dover rispondere alle fantomatiche e cervellotiche domande strumentali in quanto, com’è nel mio stile, preferisco che siano i fatti a parlare e non le menzogne, mi permetto solo alcune considerazioni:
1. come mai solo a distanza di circa 10 anni i consiglieri hanno questa urgenza di entrare in possesso delle tavole del Prg?
2. perché gli stessi, pur avendo prima della mia elezioni incarichi elettivi non hanno approvato il Prg, ma in campagna elettorale giravano con copia delle tavole, forse ne hanno bisogno anche in questa tornata elettorale?
3. perché non hanno mai dato un indirizzo al tecnico per la redazione dello stesso tramite le linee guida?
Forse tre settimane sono troppe per i citati consiglieri rispetto ai precedenti 10 anni, necessari per riscontrare il rispetto delle linee guida?
Non voglio dilungarmi oltre, ma nell’ottica di una effettiva e concreta trasparenza invito i cari consiglieri a mettersi l’anima in pace perché le tavole del P.R.G. vi saranno consegnate solo quando le stesse saranno state rese pubbliche, senza scorciatoie e corsie preferenziali nè per la mia maggioranza nè per la minoranza.
Questo a casa mia si chiama trasparenza, tutto il resto è noia.
Mi rivolgo ai miei cari concittadini e nel ringraziare tutti i professionisti che hanno lavorato alla redazione del Prg anticipo che questa maggioranza è in prossimità dell’adozione della variante al piano regolatore che prevede una crescita pari a zero, come volumetria, rispetto al PRG vigente in vigore dal 1984.
Come sempre preferisco essere giudicato dalla mia gente nei fatti e non da chi ama pescare nel torbido.