Avezzano. Le associazioni di categoria al fianco dei sindaci della Marsica e del Conapo nella battaglia per la giusta classificazione del distaccamento dei Vigili del Fuoco. Rete Imprese Italia, associazione unitaria della confederazioni Cna, Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio, bussa alla porta del Sottosegretario Gianpiero Bocci per un’udienza urgente mirata a fare chiarezza assoluta sul “pastrocchio” degli interventi contestato ufficialmente dal Consiglio comunale di Avezzano e da tutte le amministrazioni della Marsica: nella bozza sono 1880, sul brogliaccio della caserma 2.207. “Il progetto di riordino dei Vigili del Fuoco che Lei si appresta a chiudere il 9 aprile”, afferma il presidente di Rete Imprese Italia, Franca Sanità, a nome di tutte le associazioni di categoria, “se non rivisto, sancirà uno scippo inaccettabile per un’area sismica di 1° grado, poiché il numero degli interventi assegnati al presidio marsicano, che non corrisponde alla realtà, assegnerà un durissimo colpo alla popolazione e, soprattutto, alla credibilità dello Stato”. Ed è per questi motivi che, condividendo in pieno le iniziative dei sindaci della Marsica e del sindacato Conapo, (che ha fornito i numeri degli interventi reali) le associazioni di categoria danno manforte alla richiesta di udienza urgente a una delegazione della Marsica guidata dal sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, per illustrare i dati relativi alla reale attività svolta dai Vigili del Fuoco che testimoniano la necessità di una classificazione in fascia superiore (Sd4, con 46 unità), riconosciuta a presidi con meno di un terzo di interventi del distaccamento di Avezzano. “Le riforme e i tagli della spesa pubblica per modernizzare il Paese e alleggerire i conti vanno fatti”, conclude Sanità, “ma come ripete spesso il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sulla base di dati reali e nel rispetto dell’assoluta parità di trattamento dei cittadini italiani. La Marsica non deve essere penalizzata, né declassata ingiustamente, poiché si metterebbe a serio rischio il buon funzionamento di un presidio di fondamentale importanza che garantisce la sicurezza e i soccorsi a una comunità di 150.000 persone sparsa in 37 Comuni, (2.500 kmq) in un territorio impervio, montano e ad altissimo rischio sismico”. La squadra in difesa del presidio del soccorso, quindi, si allarga, dando più spinta all’azione del Comune di Avezzano in sintonia con il Conapo e le amministrazioni della Marsica.