Avezzano. Forse uno dei due marocchini ritrovati nel pozzo del Fucino, un piccolo bacino artificiale, con a fianco l’auto ribaltata, è morto nel tentativo di salvare l’altra vittima, rimasta intrappolata nella macchina che affondava. Potrebbe essere questa una delle possibili dinamiche e una delle possibili spiegazioni della tragedia avvenuta a Strada 17, nel Fucino, territorio del Comune di Cerchio. Le vittime sono Omar El Gazar, 44 anni, trovato mentre galleggiava nel pozzo per l’irrigazione, e l’altro Mostafa El Chouraq (32), estratto dall’abitacolo dell’auto affondata, la Ford Ka di sua proprietà. Il primo con dei precedenti penali per spaccio e altri reati, il secondo incensurato. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Avezzano per eseguire i rilievi e i vigili del fuoco che hanno recuperato auto e cadavere. Restano ancora dubbi sulla dinamica dell’accaduto. Potrebbe essersi trattato di un incidente stradale e il conducente potrebbe aver perso il controllo dell’auto per poi finire nel pozzo. Ma il ritrovamento del corpo all’esterno dell’auto lascia qualche perplessità. Forse il 44enne ha tentato di salvare il connazionale, ma non c’è riuscito, sacrificando anche la propria vita. Ma questa è solo un’ipotesi. Il corpo potrebbe essere fuoriuscito dall’auto dopo la morte a causa della corrente. Saranno gli inquirenti e soprattutto gli accertamenti sul corpo a chiarire le cause della morte.
(Foto Antonio Oddi)