Massa d’Albe. L’impianto di Massa d’Albe non tratterà più fanghi di depurazione delle acque civili e industriali. Ha deciderlo è stata la Cesca, società promotrice del progetto, che attraverso un’integrazione ha comunicato alla Regione Abruzzo, all’Arta, alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila e al Comune di Massa d’Albe che “a seguito degli impegni assunti con l’amministrazione comunale nonché delle sollecitazioni che la stessa ha rivolto intende rinunciare alla trattazione e lavorazione di fanghi di depurazione delle acque civili e industriali nonché di quelli derivanti dalle industrie agroalimentari anche nell’ottima di migliorare la qualità del prodotto finito che oltre a potersi fregiare del titolo di “compost di qualità” potrà essere utilizzato anche nell’agricoltura biologica come da normativa”. Intanto non si placa la polemica sull’impianto. Cittadini e comitato continuano a opporsi alla realizzazione del sito che a loro avviso danneggerebbe il settore agricolo e turistico, oltre alla salute dei cittadini.