Celano. “Una settimana fa ho avuto un incontro con il Corpo forestale per avviare sul territorio di Celano un sistema di monitoraggi volti a stanare i cittadini incivili autori di discariche abusive come quella oggetto di incendio martedì scorso”. Questa la risposta dell’assessore all’Ambiente del Comune marsicano, Settimio Santilli, alle polemiche sollevate dai consiglieri di minoranza dopo un rogo divampato nella zona adiacente alla ex discarica comunale celanese e al nuovo Centro di raccolta rifiuti differenziati. L’assessore ha precisato che l’incendio non ha riguardato la discarica di San Marcello, ma un’area adiacente. «Grazie a un intervento della nostra amministrazione – ha spiegato Santilli – siamo riusciti a chiudere, dopo 30 anni, la discarica di San Marcello, un luogo dove non solo i residenti di Celano conferivano rifiuti, ma anche quelli dei paesi limitrofi. I consiglieri di minoranza farebbero bene ad andare a vedere i nostri interventi con i loro occhi. La zona interessata dal rogo, invece, è solo limitrofa alla vecchia discarica. Purtroppo – ha aggiunto – il fenomeno dei cumuli abusivi di rifiuti non è facilmente controllabile, ma un paragone con la ‘Terra dei fuochì mi pare francamente un pò troppo azzardato. Questo non vuol dire, inoltre, che non facciamo attività di prevenzione e repressione contro i responsabili di abbandono illegale dei rifiuti, in accordo con tutte le forze dell’ordine». Santilli ha ribadito che Celano «viene costantemente ripulita da discariche abusive e che è uno dei pochi Comuni della zona ad essersi dotato di un Centro di raccolta rifiuti, un’isola ecologica a tutti gli effetti, oltre ad aver sviluppato il servizio di raccolta differenziata». In merito alle critiche sollevate sui compensi degli assessori e sulla loro presenza in municipio, Santilli replica sottolineando «che si tratta delle solite polemiche sterili e futili: io lavoro a Roma e non vivo certo di politica, come chi mi accusa. Tutti sanno che sono sempre reperibile e che il venerdì e il sabato sono sempre in Comune, a completa disposizione dell’assessorato e dei cittadini a differenza loro».