Carsoli. Sulla chiusura della Scuola Materna gestita dalle Suore di S.Anna, era intervenuto l’Avv. Marcangeli che in proposito ha lanciato un appello a fare ancora quanto possibile. Sul tema in questione interviene direttamente il Sindaco di Carsoli dott. Domenico D’Antonio con questa nota che di seguito si riporta integralmente.
“Ho letto con molto interesse – afferma D’Antonio – l’accorato appello dell’ex Sindaco Giovanni Alberto Marcangeli.
E’ certamente una lettera chiara, esaustiva e che ripercorre quanto successo negli ultimi anni.
Alla luce di quanto avvenuto e, soprattutto, del modo e della opacità e poca trasparenza con cui è stata condotta tutta la vicenda dalle precedenti amministrazioni, è comprensibilissimo il disappunto e, oserei dire, il risentimento verso chi non ha saputo rispettare, apprezzare e valorizzare il significato sociale e culturale delle Suore e dell’importanza della diversificazione e pluralità dell’offerta formativa per i nostri ragazzi.
Da cattolico praticante sono perfettamente e profondamente convinto dell’essenzialità di poter offrire alle famiglie una scuola d’infanzia, e non solo, di ispirazione cattolica; posso tranquillamente affermare, come ci richiamava anche il Vangelo, domenica scorsa, che non sono servo di due padroni e, quindi, avevo ed ho molto chiaro il percorso da seguire e l’atteggiamento da tenere per sfruttare anche un minimo spiraglio di possibilità di mantenere nel nostro territorio una scuola di tale importanza.
Come ho ribadito più volte le amministrazioni parlano tramite atti amministrativi e non con le impressioni o le voci raccolte qui o là. E gli atti amministrativi parlano molto chiaramente: in poco tempo abbiamo confermato, anzi aumentato, il “ contributo economico alla gestione dell’attività didattica ed educativa”, abbiamo autorizzato la scuola “ c.d. primavera” (riservata ai bambini tra i 18 ed i 36 mesi) al fine di consentire di poter ottenere dalla Regione ulteriori contributi, ci siamo resi disponibili ad affrontare e risolvere il problema relativo alla logistica.
Così come avevamo verificato, anche in previsione di possibili carenze di aule nel prossimo futuro a seguito dei lavori per la costruzione del nuovo complesso scolastico, la possibilità di utilizzo anche del piano superiore dell’edificio di Via Genova per attività scolastiche e similari; cosa non autorizzata dal Responsabile per la sicurezza e dal Direttore dei lavori in quanto l’immobile, così come strutturato, non consente l’utilizzo, in pianta stabile ed organica, del piano superiore.
Parlo al plurale perché intendo riferirmi all’amministrazione nel suo insieme; purtroppo, troppo spesso, e non solo in questa circostanza, piace molto fare differenziazioni e soffermarsi sulle diverse opinioni o valutazioni. E’ naturale (e guai se così non fosse) che le decisioni sono frutto di confronto e di approfondimento; quello che, poi, occorre valutare sono, come dicevo sopra, gli atti amministrativi conseguenti. Il resto sono e restano solamente chiacchiere e discorsi inutili.
Anche questa lettera è stata condivisa da tutti.
E tutti insieme ci teniamo a ribadire che qualora ci fosse un minimo spiraglio, una apertura che possa permettere di conservare il patrimonio di valori, di vita, di relazioni, di insegnamento e di esempio offerto dalle suore in tutti questi anni, l’amministrazione è pronta a fare fino in fondo la sua parte.
Ci si dica, però, chiaramente, cosa ci si aspetta da noi; che cosa dobbiamo o avremmo dovuto fare, si esplicitino le richieste effettive nell’ambito di quel rispetto delle leggi e della pluralità formativa a cui richiamava l’Avv. Marcangeli.
Per risolvere i problemi – prosegue il Sindaco – occorre lavorare in modo compatto, avere tutti un obiettivo comune, senza creare fratture o distorcere la realtà.
Respingiamo fermamente le affermazioni (qualora riferite anche a questa amministrazione) che alcuni amministratori preferirebbero l’abbandono da parte delle suore e la chiusura della scuola d’infanzia.
Noi già ci siamo dati da fare, contattando direttamente in questi giorni il Consiglio Nazionale e Provinciale delle Suore di S.Anna per confermare la nostra disponibilità a ricercare e trovare tutte le strade che possano rimettere in discussione la decisione già presa, come affermato anche da Giovanni (mi permetto di chiamarlo per nome per l’amicizia che ci lega e perché lui sa quale è stato il nostro atteggiamento e come si stavano ricercando tutte le possibili soluzioni).
Anche se ci hanno riconfermato che vi è stata una revisione dell’andamento delle presenze delle suore in tutta Italia (naturalmente, per Carsoli, rafforzata dal comportamento ambiguo delle precedenti amministrazioni) e che “il problema è la mancanza di suore e di nuove vocazioni”, siamo convinti che, qualora tutte le parti coinvolte ed interessate diano il proprio sostanziale contributo, come diceva il titolo di una trasmissione di un nostro conterraneo, ricordato in questi giorni, “Non è mai troppo tardi”.
Qualsiasi iniziativa, – conclude D’Antonio – intervento, proposta si voglia portare all’attenzione e valutazione del Consiglio Provinciale (competente, a quanto ci è stato riferito, ad adottare tali decisioni) potete contare sull’apporto e supporto fattivo e concreto della nostra amministrazione. Così come siamo disponibili a stimolare, sostenere ed appoggiare qualsiasi azione che possa consentire, anche con impegno in settori diversi, di mantenere nel nostro territorio una presenza così fondamentale e significativa”.
Intanto si registra anche una iniziativa del Parroco che durante la S. Messa delle Sacre Ceneri ha diffuso una lettera aperta alla Comunità.