Avezzano. Saranno interrogati i proprietari di profili che hanno interagito con i sette ragazzi indagati per atti sessuali su una minorenne e divulgazione di materiale pedopornografico. Dai computer sequestrati a Morino, Civitella, Capistrello e Balsorano sono nascosti tutti i file che riguardano i rapporti sessuali con sette ragazzi coinvolti nell’indagine della squadra anticrimine di Avezzano. Si tratta di cinque maggiorenni, di cui due stranieri, e di due minorenni, tutti residenti nella Valle Roveto, a parte uno che vive a Roma. A far scattare l’inchiesta dei pm Maurizio Maria Cerrato e Guido Cocco, è stata la segnalazione dei servizi sociali, allarmati da una denuncia della mamma della ragazza, residente in una frazione della Valle Roveto. La donna si era accorta che qualcosa turbava sua figlia, e allora ha deciso di rivolgersi agli assistenti sociali che hanno allertato la polizia. Nelle memorie dei computer, ma anche in quelle dei cellulari e di altri supporti informatici, come cd e hard disk, saranno cercate le conversazioni internet e le foto che riguardano la vicenda. I rapporti con i ragazzi sarebbero stati consenzienti e sarebbero avvenuti in un periodo di diversi mesi.