Avezzano. Niente incubatrice per il trasporto dei neonati da un ospedale all’altro, gli infermieri si adattano e legano una culla. Nei giorni scorsi è stato necessario trasferire un neonato dall’ospedale di Avezzano a quello dell’Aquila. L’ambulanza però, nonostante sia previsto dalla legge, non era fornita dell’incubatrice per il trasporto ed è stato necessario legare una culla per impedire che si muovesse. Il personale sanitario ha prestato la massima attenzione alla culla, sorreggendola e impedendole di muoversi, per garantire la sicurezza del piccolo paziente. In realtà il dottor Italo Cipollone, pediatra ed ex primario del reparto, aveva chiesto due incubatrici, una per Avezzano e una per Sulmona, che vanno incastrate nei binari dell’ambulanza garantendo la sicurezza del neonato. La Asl aveva preso l’impegno di acquistarle ma le ambulanze ne sono ancora sprovviste. “Strumenti come l’incubatrice dovrebbe essere in dotazione delle ambulanze così come previsto dalla legge”, ha affermato Stefano Di Giuseppe, responsabile del tribunale per i diritti del malato, “per di più se la richiesta viene avanzata da un medico che ha il polso della situazione. Il trasporto viene fatto perché il paziente, e in questo caso il neonato, ha bisogno di altre cure, di conseguenza la sicurezza deve essere garantita. È ora che la Asl vada incontro alle esigenze del territorio e dei cittadini della Marsica. Non si può sempre rimandare e non ascoltare le richieste di un primario. Attiveremo anche noi una richiesta per avere chiarimenti in merito ai trasferimenti dall’ospedale di Avezzano in altre strutture sanitarie”