Avezzano. Torna in città per prostituirsi nonostante il divieto per tre anni, ma viene fermata e messa alla sbarra. Alla fine, però, Mary T., 23 anni, nigeriana residente a Roma, viene assolta dal giudice del tribunale di Avezzano. La ragazza non ha infatti rispettato il foglio di via emesso a maggio del 2010 dal questore dell’Aquila. La giovane nigeriana, allora ventenne, era stata trovata a prostituirsi nella zona della stazione. Fermata e accompagnata in commissariato, era stata sottoposta all’allontanamento per tre anni da Avezzano. Al suo ritorno, però, trovata di nuovo dalla polizia, era stata rinviata a giudizio. Ora però si scopre che il suo allontanamento non sarebbe stato giusto. Il provvedimento, infatti, sarebbe stato emesso, secondo la difesa, in modo illecito. Mary, secondo i suoi legali, non appartiene alle tre categorie per le quali può essere emesso il foglio di via visto che la prostituzione non costituisce un’attività delittuosa, visto che non si può affermare che chi la pratica viva con i proventi di attività delittuosa e, infine, visto che non c’è un’offesa all’integrità fisica o morale di minorenni oppure alla tranquillità pubblica. Infatti, secondo il difensore, con l’attività di prostituzione non si commette all’interno dell’ordinamento italiano alcun reato. Per questo motivo la ragazza, difesa dall’avvocato Luca Motta, è stata assolta dal tribunale di Avezzano.