Avezzano. Niente carta più carta patinata alla Cartiera Burgo. La trasformazione della produzione annunciata a fine anno è arrivata e dal 23 dicembre la patinatrice è stata spenta. A causa delle carenze di commesse è stata bloccata anche la linea due, l’unica attualmente funzionante, e circa 240 lavoratori dei 291 totali sono in cassa integrazione. Per il momento al lavoro ci sono solo una cinquantina di operai, più che vengono richiamati di volta in volta, impegnati solo a tagliare la patinata rimasta in magazzino. “Il sito sta lavorando con l’unica linea produttiva rimasta, ossia la linea2”, ha spiegato Tullio Rosa, consigliere comunale di Trasacco, “ma per ora è ferma per mancanza di ordini e lo resterà fino al 3 febbraio. Solo il reparto allestimento continua a lavorare per smaltire gli ultimi ordini di carta patinata rimasti. La carta naturale”, ha continuato Rosa, “sembra riscuotere la curiosità dei clienti e un sempre vivo interesse da parte di altri potenziali acquirenti. Il lavoro svolto dal personale è oculato e minuzioso, tutti si adoperano per ottimizzare al meglio il prodotto, l’efficienza e la qualità. Ma ciò non scongiurerà i tagli”. Per il momento la produzione della carta naturale è solo iniziata. Questa trasformazione ha generato una diminuzione della forza lavoro con un conseguente esubero di personale pari a 80 unità. “Sono stati già trasferiti degli operai nello stabilimento di Sora dove si continua a produrre la carta patinata”, ha affermato Berardino Esposito, rsu di stabilimento, “nel sito di Avezzano la macchina per la patinata è stata spenta, la carta lucida non viene più prodotta. In fabbrica ci sono 50 operai che si occupano di tagliare la carta, gli altri 240 sono in cassa integrazione anche se qualcuno a volte viene richiamato in fabbrica. Gli esuberi annunciati sono stati confermati dall’azienda. Il cambio di produzione porterà dietro di se un taglio del personale pari a 80 unità”.