Avezzano. Il Comitato Territoriale Provincia dei Marsi nell’esprimere il proprio rammarico per la decisione della Corte Costituzionale di dichiarare inammissibile la richiesta di referendum abrogativo del progetto di revisione delle circoscrizioni giudiziarie (di cui all’art. 1, della legge 14 settembre 2011, n.148,e dei decreti legislativi 7 settembre 2012, nn. 155/156), avanzata da nove Consigli regionali, ritiene non ancora definitivamente conclusa la battaglia per la salvaguardia del Tribunale di Avezzano. Infatti, parallelamente alla iniziativa referendaria, questo Comitato ha nel frattempo portato avanti una diversa azione nei confronti di rappresentanti parlamentari e governativi, tesa ad apportare, nelle more del processo di revisione delle circoscrizioni giudiziarie, opportuni interventi correttivi, volti a salvaguardare la sopravvivenza di quei Tribunali, come quello di Avezzano, essenziali per garantire un corretto ed efficiente assetto del sistema giudiziario a livello regionale e nazionale. Convinti quindi che esista ancora una opportunità per salvare il Tribunale di Avezzano, questo Comitato continuerà la propria battaglia; una battaglia a cui chiediamo di aggregarsi tutti coloro che non intendono ancora arrendersi, e siamo certi che il Comitato pro-referendum, nonostante la decisione della Consulta, sarà tra questi. Una battaglia che non ha bisogno ed a cui non saranno ammessi, tutti quei finti paladini del territorio marsicano, che prima concorrono alle decisioni che stanno devastando il nostro territorio, e poi vengono a smentire se stessi, a parole, proprio davanti al Tribunale di Avezzano, formando una variegata carovana composta da soggetti che prima votano a favore del provvedimento di riforma della geografia giudiziaria e poi presentano emendamenti tardivi ed inattuabili contro la stessa, da altri che avanzano proposte per salvare tutti (Avezzano, Vasto e Lanciano, Sulmona, Chioggia, Ivrea, Montepulciano, …) per non salvare nessuno, e da altri ancora che nel momento di prendere posizione erano semplicemente latitanti. Avremo anche un modo di vedere le cose non attuale, ma per quanto ci riguarda continueremo sempre a credere che la Marsica non ha bisogno di questi ipocriti salva-niente, del tutto simili a quelli che prima chiudono fondamentali reparti “salvavita” dell’Ospedale di Avezzano, o altre importanti uffici e servizi territoriali, e subito dopo vengono nella Marsica a fare promesse, mai mantenute, di riaprirli. Ciò di cui la Marsica ha bisogno è di uomini e donne, rappresentanti politici ed istituzionali realmente intenzionati a lavorare per il territorio nell’esclusivo ed unico interesse dello stesso e dei cittadini marsicani.