Avezzano. “La CNA provinciale di Avezzano parteciperà convinta e decisa alla marcia in difesa del Tribunale di Avezzano organizzata dal Comune e dal comitato pro-referendum sabato prossimo a partire dalle 17 con raduno in Piazza del Municipio”. Questa la dichiarazione della Presidentessa dell’Associazione Franca Sanità a margine dell’incontro di ieri sera con gli organizzatori della manifestazione. “La nostra non è un’adesione solo formale” continua Sanità “ma sostanziale nel senso che ci attiveremo per far partecipare il maggior numero di imprenditori associati in quanto l’obiettivo del referendum per far esprimere i cittadini contro la chiusura di un’importante presidio di giustizia nel nostro territorio potrebbe essere raggiungibile anche nella misura in cui si riuscirà a comunicare tale volontà con una massiccia dimostrazione popolare e democratica”. “Nell’augurarci l’ammissibilità della proposta referendaria” gli fa eco il direttore Pasquale Cavasinni “auspichiamo che questa iniziativa aiuti ed induca i rappresentanti istituzionali, le altre associazioni, gli altri attori e responsabili dell’economia pubblica e privata locale a condividere una strategia complessiva e generale atta a difendere il nostro territorio, la sua economia e punti a recuperare tutto quello che in questi ultimi anni ci è stato tolto”. “E’ ora che si gridi chiaro e tondo” conclude Cavasinni “che lobby politiche, istituzionali ed economiche la smettano una volta per tutte di assumere decisioni e compiere atti che impoveriscono la Marsica e le altre zone interne dell’Abruzzo ed umiliano le nostre popolazioni, a vantaggio di altri territori! Si rischia di essere noiosi e ripetitivi se ci si cimenta ad elencare le tutte le decisioni che stanno impoverendo la Marsica in importanti settori economici e sociali: dalla sanità, alla previdenza, dalla industria al proprio indotto, dall’agricoltura all’ambiente, dall’istruzione alla cultura, dai servizi al cittadino e, appunto alla giustizia ed alla legalità e così via. C’è bisogno di uno scatto d’orgoglio e di azioni democratiche ma forti e concrete di tutti noi insieme ed uniti che argini e faccia cessare, una volta per tutte, la strategia in atto i cui effetti talvolta ci fanno pensare che ci si vuole cancellare proprio come comunità. Abbiamo il dovere di impedire che ciò avvenga!”.