Tagliacozzo. Sono stati trucidati dai nazisti ma il loro sacrificio, come quello di tanti altri partigiani in tutta Italia, è servito a raggiungere democrazia e libertà. Per la festa della libertà del 25 aprile le scuole della città, la media “Argoli” e l’Istituto per il turismo, hanno commemorato i fratelli Mario e Bruno Durante di Civitella Roveto e Luigi Consoli e Luigi Del Monaco, due giovani di Palestrina uccisi dai tedeschi a Tagliacozzo nel 1944. Due corone di fiori sono state deposte nel luogo in cui vennero uccisi. Era il 25 aprile di 66 anni fa quando l’Italia uscì dal regime fascista e ritrovò la libertà dalle forze tedesche. La “Festa del 25 aprile” oggi si chiama “della Libertà”, un valore che non è gratuito e scontato, ma una condizione che si conquista lottando fino in fondo, fino alla morte. Quel giorno i partigiani, con l’aiuto e l’appoggio degli Alleati americani e inglesi, entrarono vittoriosi nelle principali città, liberando l’Italia. I partigiani erano uomini, donne, giovani, ma anche soldati, sacerdoti, contadini, gente di diverse idee politiche o fede religiosa, che rischiarono la propria vita per raggiungere la libertà. E’ stato rievocato quindi il ricordo dei martiri per la libertà affinché l’oblio non divori il loro sacrificio, simbolo dell’immolazione di tanti partigiani in tutta Italia. I ragazzi dell’Istituto onnicomprensivo “Argoli” hanno celebrato ieri mattina in via Oriente a Tagliacozzo l’anniversario della Liberazione e commemorato davanti alle loro lapidi i fratelli Mario e Bruno Durante e Luigi Consoli e Luigi Del Monaco. Erano presenti il dirigente scolastico Domenico Amicucci, del sindaco Dino Rossi, il presidente del Consiglio Angela Cecoli, l’assessore Alfonso Gargano, autorità militari, rappresentanti del Centro anziani, del gruppo alpini e delle associazioni culturali del territorio. Mario e Bruno Durante, due fratelli di Meta, frazione di Civitella Roveto, furono trucidati dai nazisti perché accusati di svolgere azione di resistenza. Mario, 25 anni, era laureando in Giurisprudenza, e il fratello Bruno, 23 anni, era guardiamarina. Luigi Consoli e Luigi Del Monaco, due giovani originari di Palestrina, furono invece torturati e trucidati perché accusati di reati mai commessi. Anche a loro fu dedicato un epitaffio sempre lungo quella strada. I ragazzi hanno deposto una corona di alloro sulle due lapidi.