Avezzano. Un “carosello” di auto per evadere il Fisco è stato scoperto dall’Agenzia delle Entrate di Avezzano, in collaborazione con la Guardia di Finanzia. Si tratta di una frode di oltre 1,6 milioni di euro nel settore del commercio di autoveicoli. Secondo l’accusa, l’autosalone di Avezzano importava automobili provenienti da paesi dell’Unione Europea tramite la mediazione di società di comodo cosiddette “cartiere”, imprese fittizie prive di ogni struttura operativa che effettuavano acquisti intracomunitari di autoveicoli senza presentare le relative dichiarazioni fiscali per poi rivenderli a concessionari italiani. Nel corso della verifica i funzionari di Avezzano hanno scoperto la frode, contestando l’omessa integrazione dell’Iva e una maggiore imposta Irap non versata. Inutile il ricorso presentato dalla società: la Commissione Tributaria Regionale dell’Aquila ha riconosciuto la validità dei rilievi dell’Agenzia delle Entrate, respingendo i ricorsi presentati dalla società e dai soci. E’ stata inoltre riconosciuta la legittimità dell’operato dell’Ufficio. I giudici tributari abruzzesi hanno espresso anche alcuni principi giuridici di portata generale, che possono assumere fondamentale importanza in tutte le ipotesi in cui deve trovare concreta applicazione la disposizione normativa che prevede l’indeducibilita’ dei costi “da reato”. “La bonta’ e la correttezza dei risultati dei controlli – spiega il Direttore regionale Rossella Rotondo – hanno ricevuto una importante conferma dalla decisione della Commissione Tributaria Regionale di L’Aquila, che ha accolto la tesi dell’Agenzia che ha saputo con precisione e puntualita’ ricostruire la complessa architettura del meccanismo realizzato dalla societa’ controllata per evadere le imposte”.