Canistro. “La Santa Croce spa di Canistro ha aperto, il 15 novembre scorso, la procedura di mobilita’ per 38 lavoratori sui 78 dipendenti giustificando tale atto con un calo della produzione che, attualmente, non supera 100 milioni di bottiglie l’anno, una quota, secondo l’Azienda, insufficiente a mantenere i livelli occupazionali. La storica azienda di Canistro ha confermato gli esuberi ma ha comunque assicurato che il marchio non verra’ ceduto”. E’ quanto riportato nel testo dell’interrogazione a risposta in Aula e rivolta al Ministro del Lavoro presentata dall’on. Gianni Melilla (Sel). “I sindacati – continua Melilla nel testo – annunciano la richiesta di incontrate con urgenza l’Azienda e la Regione Abruzzo, che da’ la concessione del prelevamento delle acque, per discutere di come salvaguardare il livello occupazionale e il rilancio dello stabilimento. In particolare si chiede che la mobilita’ dei dipendenti sia volontaria, laddove e’ possibile, e l’attivazione dei contratti di solidarieta’, che consentirebbero un minore impatto sulle maestranze. Inoltre si chiedono forti investimenti nel settore commerciale per il rilancio dello stabilimento di Canistro e la tutela di un marchio di qualita’,come quello dell’acqua Santa Croce”. L’onorevole Melilla chiede quindi al Ministro del Lavoro: “Se non intenda assumere una iniziativa nei confronti dell’Azienda, coinvolgendo Sindacati, Reguione Abruzzo e Enti locali, per salvaguardare i livelli occupazionali dell’Azienda”.