E’ giunta all’XI edizione la giornata di commemorazione di Josè Borjés, il generale catalano catturato a Sante Marie e fucilato dall’esercito italiano a Tagliacozzo l’8 dicembre del 1861 come un brigante. L’evento, a cui ha preso parte il sindaco di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti, ha visto la partecipazione di un drappello bandiera dei soldati del Regno delle Due Sicilie che ha sfilato in picchetto d’onore vicino al cippo commemorativo, a pochi metri da quella cascina dove il legittimista spagnolo fu assediato e catturato. Erano presenti “briganti” in costume d’epoca, esponenti del Comitato per a ricerca e la divulgazione della verità storica e decine di sostenitori dei comitati delle Due Sicilie e delle associazioni neoborboniche. E’ un modo per concedere a Borjes quegli onori che allora gli furono negati. Si tratta ormai di una tradizione, di una rievocazione che vede la presenza di “briganti armati”, simpatizzanti neoborbonici, ma anche storici fautori di quel processo di revisionismo storico avviato negli ultimi anni che ha capovolto la tesi che vedeva Borjés come un brigante. L’opinione pubblica, col passare degli anni, si era fatta questa idea del generale catalano, ma è ormai accertato che quell’uomo coraggioso, fucilato a Tagliacozzo come un brigante, in realtà era un generale incaricato da Francesco II.