Avezzano. Palazzo di Giustizia passa al patrimonio del Comune a costo zero: l’operazione dell’amministrazione Di Pangrazio, -approvata all’unanimità dal consiglio comunale- prevede l’acquisizione di numerosi beni del demanio, tra i quali appunto il Tribunale, per “togliere ogni alibi ai politici romani e ai burocrati rispetto alla favola della necessità di togliere il presidio della giustizia per risparmiare sulle spese. Il Comune di Avezzano”, afferma Giovanni Di Pangrazio, “è pronto a qualsiasi azione per la tutela e la sicurezza dei cittadini dell’intero comprensorio. L’Ente ha colto al volo una delle pochissime leggi dello Stato che vanno a favore dei Comuni per entrare in possesso del Palazzo di Giustizia e mantenerlo a servizio della legalità”. Il sindaco di Avezzano, preoccupato per il momento di grave crisi e di escalation di violenza nella Marsica, (stanotte l’efferato omicidio di un extracomunitario) che lo ha visto in prima fila per ottenere il potenziamento delle forze dell’ordine nel territorio, rilancia il problema sicurezza: “la Marsica vive una situazione di sofferenza sociale pesante con un forte aumento della criminalità che non può essere accresciuta dalla cancellazione del tribunale, un avamposto fondamentale per il contrasto alla malavita”. L’operazione messa in cantiere dall’amministrazione per accrescere il patrimonio è mirata ad acquisire numerosi beni resi disponibili dal demanio per un valore di mercato pari a 13 milioni di euro. “Abbiamo colto al volo quest’occasione”, ha spiegato l’assessore al patrimonio, Luca Angelini, supportato dal consigliere Gianfranco Gallese, “per acquisire, a titolo non oneroso, questi beni del demanio, per arricchire il patrimonio dell’Ente e tutelare gli inquilini”. Gli alloggi, infatti, così come gli altri beni, una volta completate le procedure con l’Agenzia del demanio, possono essere anche dismessi dal Comune, ma a prezzi ultra scontati per gli inquilini.