Pescina. Il padre killer, Veli Selmanaj, davanti al giudice per l’udienza preliminare riguardante la violenza sessuale sulle figlie. Il kosovaro 46enne reo confesso, che aveva ucciso a colpi di pistola la figlia Senade Selmanaj e la moglie Fatima, sarà ascoltato questa mattina al Tribunale di Avezzano Maria Proia. Per quanto riguarda il delitto, è stato contestato dal pm Maurizio Maria Cerrato il duplice omicidio con le aggravanti della premeditazione, del vincolo discendente con la figlia, oltre al porto e alla detenzione abusiva di arma da fuoco. Nell’udienza di convalida, Selmanaj si era avvalso della facoltà di non rispondere rifacendosi alle dichiarazioni rilasciate agli inquirenti la sera del delitto, in cui aveva confessato l’omicidio per onore.
Ora l’uomo deve rispondere di violenza sessuale nei confronti di due figlie, tra cui la stessa Senade. E proprio da queste accusa sarebbe scattata la molla che ha portato all’omicidio. Ai magistrati aveva detto che quelle accuse lo avevano infamato, che lo facevano soffrire e che mai avrebbe abusato delle figlie. Quella sera, davanti al supermercato di Pescina, il kosovaro aveva estratto la pistola e fatto fuoco, gridando alle due vittime di dire la verità. La cattura, da parte dei carabinieri, era avvenuto appena mezz’ora dopo. Selmanaj era stato bloccato al bar, nella frazione di Venere. L’arma è stata recuperata dai militari a bordo della sua auto. L’uomo, difeso dall’avvocato Baldassarre, non poteva vedere i suoi figli perché allontanato dalla casa coniugale e la sua immagine era stata ritagliata da tutte le foto familiari. All’ex moglie e alla figlia, prima che aprisse il fuoco, avrebbe detto di dire la verità ai magistrati. La famiglia delle vittima è difesa dall’avvocato Casciere.