Celano. Dopo gli episodi di criminalità scaturiti da un pestaggio nei confronti di un giovane di Celano da parte di due kosovari, e che hanno portato a una serie di ritorsioni nei confronti di alcuni stranieri, uno dei quali ha rischiato un pericoloso linciaggio, sulla vicenda, per la prima volta, interviene il celanese aggredito, Pierlugi Nolletti, che con una lettera aperta sottolinea il desiderio di voltare pagina, condanna ogni forma di razzismo ma aggiunge che la ricostruzione fatta dal kosovaro è falsa.
Il giovane sarebbe stato aggredito dallo straniero kosovaro, con la complicità di un connazionale, per una questione di precedenza.
Secondo il giovane marsicano e i suoi avvocati, Vittoriano Frigioni e Franco Paolini, il racconto di L.B.
“è talmente surreale da non meritare commenti”.
“Si è trattato di un gravissimo episodio di violenza gratuita”, spiega il giovane celanese nella lettera, “che ha minato la tranquillità familiare. Eventi che sia io, sia i miei familiari, stiamo cercando di superare e di lasciarsi alle spalle”.
“La famiglia Nolletti”, spiegano i legali, “è una onesta e laboriosa famiglia celanese che vuole vivere serenamente ed essere lasciata in pace. Per il nostro assistito e per la sua famiglia, ancora molto scossi e segnati per l’accaduto, si tratta di una vicenda chiusa”.
Il giovane e la sua famiglia, infatti, “si dissociano” e anzi “condannano tutti gli episodi di violenza e intolleranza razziale che si stanno verificando in questi giorni a Celano e nella Marsica”.
“Però senza alcuna vena polemica”, continuano gli avvocati, “non possiamo esimerci dal rilevare che la ricostruzione dei fatti di L.B. è falsa e non corrispondente alla realtà.
Sulla brutale aggressione subita dal giovane di Celano per futili motivi otto giorni fa, davanti alla propria abitazione ed alla presenza di testimoni, sta ancora indagando la Procura della Repubblica di Avezzano che farà luce sulla vicenda e sulla realtà dei fatti così come si sono realmente svolti.