Avezzano. Luminarie accese e tutto pronto per il via dello shopping natalizio, ancora uno sotto il segno dell’austerità. La crisi morde e fa paura, i dati Istat non lasciano ben sperare e ci dicono che quest’anno le famiglie in difficoltà sono oltre il 60%. La crisi morde e fa paura ma non parla cinese. I cinesi che vivono in Italia continuano a fare affari. Nel 2012 i negozi hanno superato le 62.000 unità: +34,7% rispetto all’inizio della crisi (2008) e +7% se il confronto è realizzato con il 2011. Ieri ancora un’apertura, una grande inaugurazione, un continuo via vai nella zona commerciale della Marsica, appena fuori Avezzano. Abbigliamento, calzature, casalinghi, giocattoli, tutto in migliaia di metri quadri, tutto insieme per un “Happy shopping” per dirla in inglese ma da leggere in cinese. Sono ormai decine gli store grandi e piccoli sorti tra Cappelle dei Marsi e Avezzano. Proprio lì dove negli anni ’80 – ’90 nacquero i primi grandi centri commerciali come l’Iperorveal, il Maxi Sidis o la Stalla ora sono nati grandi magazzini dove puoi trovare di tutto. La decadenza quindi dell’area commerciale, più volte denunciata dai rappresentanti istituzionali a causa proprio della chiusura di colossi come la Superal, si può battere parlando cinese. Per questo si può affermare con certezza che la crisi morde e fa paura ma soltanto per gli italiani. I settori maggiormente interessati dalla presenza degli imprenditori cinesi sono il commercio, il manifatturiero, e la ristorazione con alberghi e bar. La crisi morde e fa paura ma per il look strizza l’occhio alla Cina. Crescono i parrucchieri e tutto il business legato alla cura della persona, in forte aumento le estetiste e i centri massaggi gestiti da cinesi: il numero totale è vicino alle 2.500 unità, ma tra il 2011 ed il 2012 l’aumento è stato esponenziale: +38,8%. La crisi morde e fa paura ma i nostri soldi volano via. Nel 2012 sono stati quasi 3 i miliardi di euro che gli immigrati cinesi residenti in Italia hanno inviato in patria. Negli ultimi 5 anni l’ammontare complessivo è stato di oltre 10 miliardi di euro con buona pace per Babbo Natale.Gianluca Rubeo