Avezzano. Don Aldo Antonelli prende carta e penna e scrive al primo cittadino, Gianni Di Pangrazio, per contestare quella che ritiene una irregolarità nella sua città. “L’altro giorno mi è capitato di ripercorrere, passeggiando, Via delle Vittime Civili di Guerra, la strada che costeggia l’autostrada nel tratto che va da Via Massa d’Albe a Via Don Minzoni”, ha spiegato don Aldo, “una strada che mi è molto familiare, ma che, per impegni diversi, da molto tempo non percorrevo più. Mi ha molto colpito una recinzione messa su come un fungo, sembra quasi di repentina furtività, dove pascolava un poni e dove erano stati parcheggiati dei camion. La connessione è stata immediata. “Finalmente, mi sono detto, il problema dell’invasione abusiva e selvaggia di via Delle Olimpiadi-angolo via Ignazio Silone è risolto”! Compiaciuto della novità, decido di incamminarmi verso Via Ignazio Silone: una certa curiosità sospettosa mi intrigava dentro: “stai a vedere che questo delinquente non ha spostato area ma l’ha solo allargata?”. E tant’è! Avvicinandomi alla rotonda che separa Via Ignazio Silone da Via delle Olimpiadi vedo cha altri camion e qualche motrice facevano bella mostra di sé. Parlando con diverse persone vengo a sapere che il sito recintato di Via Vittime Civili di Guerra è di proprietà del Comune e la mia coscienza di semplice cittadino, dentro, mi ribolle di indignazione e di sdegno. Sdegno per una condotta che invece di contrastare la delinquenza la blandisce e la asseconda. Indignazione per una Istituzione che di fronte alla prepotenza alza le mani invece che il coraggio. Ora io mi chiedo se quel terreno è stato occupato e recintato di prepotenza o è stato regolarmente assegnato. Nel primo caso il Comune avrebbe dovuto denunciare il ladro di recinzione abusiva. Nel secondo caso vorrei conoscere il data , il numero della delibera comunale e il nome dei consiglieri che l’hanno votata. Diversamente devo denunciare alla pubblica opinione la scorrettezza e la puzza di mafiosità di un comportamento che glissa le leggi, affossa le correttezze amministrative, offende la cittadinanza e premia la delinquenza. Personalmente, ma non sono un giudice, vi ravviso anche una istigazione a delinquere: se per avere case e terreni basta delinquere a ripetizione, allora le porte alla istituzionalizzazione del delitto sono aperte”.