Tagliacozzo. Il maltempo è diventato ormai il principale nemico del trasporto ferroviario che nelle ultime settimane, a causa delle foglie che impediscono alle locomotive di muoversi tranquillamente, sta subendo ritardi tra i 20 e i 40 minuti. Ogni giorno i pendolari sono costretti ad arrivare al lavoro in ritardo e a tornare a casa a notte fonde. Un pendolare, Luigi Di Benedetto, stanco di questa situazione, ha scritto una lettera all’assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra. “Eccellentissimo Assessore Giandonato Morra, nel 1996, quando i treni percorrevano i 108 km, “Avezzano – Roma e viceversa”, in un’ora e 40 minuti, con pochissimi ritardi (la pioggia e la neve non influivano minimamente ), ho iniziato a fare la vita del pendolare. Ora, nel 2013, percorriamo la stessa tratta, “ andata e ritorno”, in teoriche due ore (cosa che accade di rado), nella realtà con ritardi tra i 15 minuti (tutti i giorni) e più di un’ora, e se ciò non bastasse, ad aggiungere disagio su disagio, molti arrivi e partenze sono state dirottate nella stazione di Tiburtina su binari morti e fuorilegge. Le conseguenze di questi disservizi rendono un calvario la mia vita lavorativa , procurano disagi e stress a livello famigliare e minano la mia integrità psicofisica. Nel tempo, molte lamentele sono state portate all’attenzione degli uffici preposti, sono state fatte riunioni in Avezzano e Tagliacozzo con la partecipazione delle autorità del luogo, pendolari nonché della Sua graditissima presenza. Tutto questo non ha prodotto nulla (nada, rien , nothing ……, e potrei proseguire in tutte le lingue ) al contrario l’unico risultato ottenuto è stata un’impennata di disservizi alcuni dei quali clamorosi. Come suo datore di lavoro, nel ringraziarLa per il lavoro svolto in questi anni La esorto, per il mio bene e per il bene dei miei colleghi di sventura, a prendere atto dell’inutilità della sua azione e di conseguenza a rassegnare le dimissioni. E’ venuto il momento che Lei si faccia da parte, che lasci spazio a persone più motivate , più determinate, più incisive, più proattive che abbiano voglia e fermezza nel risolvere tale situazione . Il suo esempio dovrebbe essere seguito da tutte le autorità delle varie cittadine della Regione Abruzzo”.