Avezzano. In merito all’approvazione in consiglio regionale, della legge n. 560/2013 (Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità) il consigliere Giuseppe Di Pangrazio ha evidenziato la grave situazione in cui si sono trovate le 25 persone portatrici di handicap ospitate nel Centro Riabilitativo San Domenico di Avezzano e per i quali era stato previsto il trasferimento dall’attuale struttura sanitaria di accoglienza ad un’idonea struttura sociale ubicata nel territorio marsicano. “Proprio ieri – afferma Di Pangrazio – senza l’intervento della Amministrazione comunale, 11 delle 25 persone ospitate nella struttura sanitaria avrebbero dovuto abbandonare in tempi brevi e forzatamente il Centro. Tra i compiti dell’osservatorio – continua il consigliere – vi è infatti quello di promuovere studi e analisi sul livello della qualità delle strutture mediante un confronto con le istituzioni locali. Proprio per questo ho chiesto alla presidente della V Commissione, Nicoletta Verì, di approfondire le condizioni delle 25 persone portatrici di handicap e verificare se esse hanno ancora bisogno di cura presso l’attuale struttura. Ho chiesto inoltre di evitare, qualora fosse necessario il passaggio dalla struttura sanitaria a quella sociale, di competenza dell’Amministrazione comunale, che gli eventuali trasferimenti possano avvenire nel corso delle vacanze natalizie e di individuare un periodo idoneo, nonché risorse regionali adeguate, affinché tale cambiamento di sede possa avvenire nel rispetto delle condizioni ottimali del servizio offerto”. Sulla vicenda sono intervenuti anche i consiglieri provinciali Gianluca Alfonsi e Armando Floris. La vicenda legata al Centro di Riabilitazione “San Domenico” ha subito nelle ultime ore un’inversione di rotta, grazie alla decisione del presidente regionale Chiodi di bloccare la fuoriuscita dei ragazzi disabili dal centro riabilitativo e prorogare i servizi e le attività a loro destinati, fino a fine anno. A questa soluzione si è giunti a seguito di una riunione presso la Comunità montana, svoltasi lo scorso 5 novembre, che ha sbloccato la matassa. E a tale incontro, con i rappresentanti del Centro e delle famiglie c’erano i Consiglieri provinciali Gianluca Alfonsi e Armando Floris, che avevano già
preso posizione a favore dei disabili e delle loro famiglie. «Plaudiamo alla decisione del presidente Chiodi, che ringraziamo per l’attenzione prestata alla problematica, che riporta in termini di serietà e di rispetto una problematica così delicata che va affrontata sotto un profilo umano, tenendo conto dei bisogni e delle necessità di questi ragazzi e delle loro famiglie e non con criteri meramente ragionieristici. Bene ha fatto il presidente – continuano i consiglieri – a coinvolgere le famiglie, le uniche in grado di conoscere i veri bisogni dei loro ragazzi, nel tavolo operativo deputato a prendere le decisioni future. Abbiamo esercitato ogni pressione politica perché si arrivasse a questa decisione, che era il primo obiettivo che si era concordato con i genitori nel corso della riunione che avevamo convocato la settimana scorsa presso la Comunità montana, a cui aveva partecipato Antonio Morgante in rappresentanza del presidente Chiodi ed al quale va il nostro ringraziamento per l’impegno profuso. Continueremo ad affiancare i ragazzi e le loro famiglie – concludono Alfonsi e Floris – in questa battaglia di civiltà rendendoci disponibili, nell’ambito delle nostre competenze, ad ogni utile azione».