Luco dei Marsi. Si è svolto domenica scorsa a Luco dei Marsi il congresso del circolo di Rifondazione Comunista della Marsica e Alto Sangro. Il circolo, che riunisce le sezioni di Avezzano, Celano, Luco dei Marsi e Pescasseroli, ha eletto segretario Silvano di Pirro, già consigliere del Comune di Pescasseroli e attuale responsabile ambiente della federazione provinciale del PRC. E’ risultato vincitore il primo documento congressuale “Ricostruire la sinistra”, che indica la riorganizzazione del partito e al contempo la proposta di una costituente per un fronte della sinistra radicale e dei movimenti nella collocazione alternativa al PD, sostenitore delle politiche di austerità del governo Monti e oggi di quello Letta-Alfano assieme al PDL. Non serve l’indistinta critica dei partiti proposta da Grillo, la crisi è infatti responsabilità tutte le classi dirigenti, non solo di quella politica: la questione morale è di stringente attualità. Il programma del PRC è incentrato sulla piena attuazione della Costituzione, la redistribuzione della ricchezza tramite la tassazione dei patrimoni e della rendita finanziaria, il contrasto a evasione e corruzione a vantaggio dei servizi pubblici e del lavoro. Vanno contestate le imposizioni antidemocratiche dell’Europa dei mercati e del capitale, per la sovranità sulle politiche economiche e per un’Europa sociale. Il segretario della federazione provinciale del PRC Francesco Marola ha espresso soddisfazione per l’esito del congresso: Silvano Di Pirro ha svolto un lavoro molto importante sul settore ambiente, che costituisce la ricchezza straordinaria del nostro territorio se ben tutelato e valorizzato. E’ fondamentale portare avanti quest’opera attenta di vigilanza per impedire che le istituzioni naturalistiche vengano affossate dalla spartizione degli incarichi e degli interessi personalistici. Di Pirro saprà coordinare al meglio le varie sezioni comunali del partito, la vocazione del circolo è di essere strumento di lotta e di rappresentanza per i lavoratori colpiti dal progressivo smantellamento delle attività produttive, per l’organizzazione dei lavoratori precari, per politiche di inclusione in contrasto al razzismo dilagante e per politiche di partecipazione dal basso dei cittadini nelle scelte amministrative.