Avezzano. Il Tribunale Civile di Roma ha ribadito il diritto dei medici che hanno frequentato i corsi di specializzazione prima dell’anno accademico 1991/1992 a vedersi attribuita la remunerazione riconosciuta dall’Ordinamento. Non solo lo Stato Italiano aveva recepito con enorme ritardo le direttive comunitarie che prevedono questo pagamento, ma, pur dopo la loro adozione nell’ordinamento statuale interno, nulla aveva fatto per corrispondere ai medici quanto loro dovuto.
Questa situazione ha portato due medici di Avezzano a presentare ricorso, Marco D’Amico (oculista) e Fabiola Scarcella (otorino), che hanno visto la condanna dello Stato, nella persona del presidente del Consiglio dei ministri, al pagamento di quanto dovuto per gli anni di specializzazione medica, con interessi e rivalutazione monetaria. I due medici sono stati assistiti dall’avvocato Eleuterio Simonelli, che assiste anche altri medici le cui cause sono ancora in corso. Con tale pronunciamento è stato anche affermato un principio di grande valenza politico-giurisdizionale con riferimento alla coesistenza e interdipendenza dell’ordinamento comunitario e di quello dello stato membro della Comunità europea.