L’Aquila. “Cercheremo di fare il possibile per restituire il lavoro alle dipendenti del bar universitario di Coppito non riassorbite dalla nuova gestione. L’obiettivo dell’Adsu è quello di garantire occupazione e il servizio migliore agli studenti”. Il presidente dell’Azienda per il diritto agli studi universitari dell’Aquila, Francesco D’Ascanio, annuncia la propria “piena disponibilità” all’incontro chiesto per la prossima settimana dalle rappresentanze sindacali della Filcams Cgil in merito alla questione delle 6 dipendenti della precedente attività interna al dipartimento di Scienze non confermate nell’organico del nuovo locale, riaperto dalla società Jolly Bar di Balsorano (L’Aquila), che si è aggiudicata il bando di gara per tutti e 4 i bar dell’Ateneo aquilano. Delle 9 lavoratrici, solo 3 sono state riassorbite dall’azienda subentrata mentre le altre sono rimaste a casa. D’Ascanio spiega che l’Adsu “è a disposizione per un percorso condiviso con le maestranze e con la ditta” ma specifica che non è stato possibile inserire nel bando una norma che prevedesse il riassorbimento obbligatorio delle ex lavoratrici, come rivendicato dai sindacati, perché sarebbe stata “contro legge”. “Il Contratto collettivo nazionale di lavoro impone l’obbligo di riassunzione per le ditte entranti solo nel campo dei servizi di global service o delle mense, ma non per il settore dei bar – puntualizza il presidente dell’Adsu – Con una norma simile avremmo condizionato le assunzioni e non era una cosa fattibile”. L’impegno dell’Adsu sarà perciò quello di invitare il gestore a “valutare la possibilità di riassorbire il personale e di verificarne la disponibilità – conclude D’Ascanio – I nostri uffici, e in modo particolare la direttrice Maria Luisa Capanna, hanno provveduto al bando nel pieno rispetto delle norme”.