Avezzano. Centinaia di ragazzi sono partiti dal piazzale antistante la stazione ferroviaria per dire no al femminicidio. Dopo l’arrivo dei Cobas gli studenti hanno iniziato a camminare silenti no per attraversare la città e per sensibilizzare gli avezzanesi su questo preoccupante fenomeno alla luce dell’uccisione della giovane Senade e della mamma Fatime. Anche diversi lavoratori e rappresentanti politici si sono aggiunti agli studenti per la protesta. In prima fila il sindaco Gianni Di Pangrazio e alcuni membri della sua giunta con un fiocco rosso al braccio in segno di sostegno contro la violenza sulle donne. Un coro di voci che lancia la rabbia verso il cielo per eliminare qualsiasi tipo di prevaricazione della forza di un essere umano sull’altro. Tanti i messaggi scritti dai ragazzi sui cartelli portati in corteo: “La violenza distrugge ciò che vuole difendere”, “Sempre uniti per dire no al femminicidio” e “Sono orgoglioso di chi dice basta conoscendo il rischio”. Il corteo, al quale si sono aggiunti tantissimi cittadini, ha percoso via Garibaldi, su via Corradini, via Marconi, Piazza della Repubblica, via Mazzini, via Nazario Sauro, via Cataldi fino a piazza Risorgimento dove c’è stato un momento di riflessione. “Siete stati proprio bravi ragazzi”, ha commentato il sindaco Di Pangrazio rivolgendosi agli studenti, “una manifestazione spontanea, bella e unita. E’ stato un modo semplice di condividere questo momento di dolore, segno che insieme possiamo fare qualcosa di forte e unico”. Alla manifestazione ha preso parte anche la senatrice del Pd Stefania Pezzopane. “Il vostro è stato un gesto grande contro violenza”, ha precisato la Pezzopane, “bravi sensibili e cortaggiosi, sono emozionata. Da studentessa ho fatto politica raccogliendo firme contro violenza sessuale che in fondo è una violenza morale. Si stuprava un’idea, un’etica di rispetto alla donna. Oggi sappiamo che la donna può dire di no. E l’uomo deve comprendere e non forzare. E’ tutto lì”. Significativi anche gli interventi del sindaco di Pescina, Maurizio Di Nicola e del dirigente scolastico Ilio Leonio. Raffaele Castiglione Morelli
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