Avezzano. La notizia della proposta della Confcommercio di trasformare la scuola “Corradini” in un centro commerciale ha smosso notevolmente l’animo dei cittadini. Quasi tutti sono in difesa della scuola e considerano la proposta assurda e anche inefficace dal punto di vista economico. “La notizia mi sconvolge” dichiara l’avvocato Umberto Irti che, già durante la precedente amministrazione aveva preso fermamente posizione per la difesa della scuola “pensavo che ormai il capitolo fosse chiuso, anche perché la campagne elettorale delle forze politiche di sinistra si era basata sulla contestazione di qualsiasi progetto di trasformazione della scuola. Sono sicuro che l’attuale amministrazione saprà mantenere gli impegni assunti” afferma l’avvocato “La scuola va difesa sia per ragioni storiche, sia per i cittadini che vogliono conservarla. Già in altra sede, ho osservato che per ricordare Camillo Corradini, più che un monumento occorre difendere la scuola a lui dedicata. Se questa cervellotica iniziata dovesse andare in porto chiameremo i cittadini ad esprimersi davanti ad un referendum”. La notizia, che già due anni fa dopo l’annuncio della giunta Floris divise l’opinione pubblica, continua a far parlare. Decine di post sono stati scritti nella pagina Facebook di MarsicaLive da utenti indignati per questo progetto. “Non riuscendo ad immaginare una città diversa, vogliono ancora di più stravolgerla trasformando un complesso storico scolastico in un altro Centro commerciale”, ha commentato Dario Raglione, presidente del Comitato mobilità sostenibile, “ancora non si è capito che sono i centri commerciali che distruggono la vita della città? Poi ovviamente si propone un edificio in pieno centro, giusto per congestionare ancora di più il traffico. Commercianti miopi e amministrazione cieca”. Critiche anche dall’associazione culturale Mind over all. “La MOA è disposta a lavorare con altre associazioni e anche con la Confcommercio per dare vita ad una seria trasformazione”, hanno precisato, “quello che manca al centro di Avezzano non sono locali commerciali ma Musei, arene, biblioteche e centri ricreativi che non portino via i giovani dal centro per lasciare spazi a parcheggi”. Raffaele Castiglione Morelli