Avezzano. Filctem-Cgil, Femca – Cisl e Uiltec-Uil esprimono viva preoccupazione per quanto sta accadendo al Consorzio Acquedottistico Marsicano SpA a margine di tutta la vicenda legata all’approvazione del bilancio d’esercizio 2012. Nel merito della stessa vicenda non si comprende il ritardo della approvazione dello stesso che è atto dovuto e fondamentale per garantire la continuità aziendale, a meno che l’evidenziare da parte di chi ne ha interesse delle motivazioni precise e circostanziate sottese alla mancata approvazione del medesimo, sia legata ad altre vicende, come il rinnovo della governance, peraltro, dai medesimi Comuni unanimemente nominata, con contestuale e surrettizio tentativo di privatizzazione dell’acqua. I rinvii immotivati degli atti dovuti e le discussioni di “ tecnici “ che avvengono nelle stanze del Comune di Avezzano i cui esiti si tronano sui giornali, non possono che aggravare la crisi finanziaria del CAM. Il Sindacato non comprende come tutto questo possa avvenire, per opera dei Sindaci dei Comuni Soci e a scapito di una moltitudine di interessi diffusi e insistenti nel nostro territorio:
– salvaguardia della corretta erogazione del Servizio Idrico Integrato e degli utenti del servizio medesimo;
– salvaguardia dei lavoratori ;
– salvaguardia di tutti i creditori dell’azienda;
– salvaguardia del patrimonio dei comuni amministrati, nella loro veste di Soci del CAM SpA.
Il Sindacato è decisamente preoccupato da quanto sta accadendo dal momento che l’ attenzione dei Soci di CAM SpA sembra più rivolta alle prossime elezioni regionali che agli interessi su esposti che attengono alle responsabilità dei Sindaci nella loro duplice veste di rappresentanti delle collettività che li hanno eletti e di rappresentanti dei Soci di Cam SpA. L’unica certezza allo stato attuale delle leggi sia nazionali che regionali è che chi deve gestire il servizio idrico nella Marsica è il Cam. Il Cam è società pubblica, priva di vocazione commerciale. Al servizio idrico gestito dal Cam SPA si applicano le tutele previste dal TUEL ( ART.159 ) in relazione alla impignorabilità delle somme destinate e vincolate al servizio idrico. Le tariffe sono quelle deliberate dall’ATO secondo il principio comunitario del recupero totale dei costi ( FULL RECOVERY COST ). I soci hanno il dovere di predisporre un piano di restituzione del debito e di riscossione dei crediti. Il Cam oltre ai debiti ha anche crediti. Inoltre, si ricorda a tutti i soci che in caso di revoca della concessione del servizio al Cam per legge, il CUS deve procedere ad affidamenti con gara europea. Crediamo che tutto ciò meriti una riflessione attenta e responsabile da parte di tutti, in particolare da parte del Comune di Avezzano, inteso che la mancata adozione di provvedimenti necessari e obbligatori porta inevitabilmente alla liquidazione della società senza alcuna garanzia per i lavoratori e per gli utenti, ma con riflessi diretti e immediati sui bilanci dei Comuni soci.
D’ora in avanti l’attenzione del Sindacato sarà massima e tesa alla denuncia pubblica ed alle autorità competenti, di tutti gli atti che caratterizzeranno ancora questa commedia nell’interesse degli utenti, dei lavoratori e dei cittadini. Ai Soci ribadiamo l’invito a creare le condizioni affinchè la Società possa continuare ad operare condividendo insieme ai soci un piano di ristrutturazione aziendale che, a garanzia dei posti di lavoro, crei le condizioni per rientrare della perdita 2012 attraverso il lavoro e la applicazione pedissequa di quanto deliberato provvisoriamente per gli anni 2012/2013 dal Cus ( Delibera n.2/2013 ), e di quanto in via definitiva verrà entro la fine dell’anno deliberato giusto parere della AEEG in materia di costi e ricavi vincolati e relative tariffe.