Violenze, inseguimenti in macchina, pedinamenti e botte nei confronti della sua ex moglie, tanto che i servizi sociali avevano nascosto la donna in una località segreta, ma lui l’aveva trovata. Ora è stato condannato a dieci mesi di reclusione. Si tratta di F.F., 50 anni, di Celano, accusato di diversi episodi di violenza privata nei confronti della donna con cui ha due figlio minori, e in particolare di aggressioni in famiglia. L’uomo, difeso dall’avvocato Romolo Longo, in diverse occasioni, secondo quanto emerso dal processo, avrebbe utilizzato degli oggetti contundenti e delle armi contro la madre dei suoi figli. Ma al centro della condanna anche continui pedinamenti, anche durante le ore notturne, telefonate minacciose ed episodi di gelosia. La moglie, difesa dall’avvocato Mario Del Pretaro, si è rivolta alle autorità ed è stata messa la sicuro dagli assistenti sociali di Celano che hanno decido di nasconderla in una località segreta per evitare il peggio. Lui però è riuscito a individuare il luogo e a rintracciare la donna. Così la situazione è rimasta invariata e le difficoltà per la vittima delle persecuzioni sono continuate. Sono intervenuti gli uomini della polizia giudiziaria e nei confronti del marito sono state applicate delle misure cautelari, come quella che prevedeva il divieto di avvicinamento alla donna. Tutto ciò per evitare la reiterazione del reato. L’inchiesta è stata coordinata al procuratore Maurizio Maia Cerrato. Per lui è stato chiesto il rito abbreviato davanti al Gip Maria Proia e condannato a dieci mesi di reclusione.