Tagliacozzo. “Lo Stato Italiano si trova ora più che mai nella necessità di una riforma istituzionale e di un relativo rinnovamento della Costituzione che tengano conto dei mutamenti economici, sociali degli ultimi tempi” ha esclamato oggi pomeriggio Stafania Craxi, presidente del partito dei “Riformisti Italiani”. Nel pomeriggio di ieri, presso il pub “Mary Moon”, si è svolto il dibattito sulle “Riforme Istituzionali”, organizzato dall’Associazione culturale marsicana, la cui relatrice è stata proprio la figlia dell’ex presidente Bettino Craxi, “protagonista” di “Mani Pulite” negli anni 90’. Coordinatore del dibattito, Emanuele Nicolini, presidente dell’Associazione.
“Bisogna smetterla con la politica indirizzata alla massa” ha affermato l’onorevole Craxi “c’è bisogno invece di una politica diretta all’individuo. Da ogni singolo deve partire la scelta della riforma delle istituzioni. La carta costituzionale è vecchia, deve essere rinnovata, specie il titolo V. Le 20 regioni italiane non hanno più ragion d’essere, né quelle speciali, né quelle ordinarie in quanto le spese sono troppo alte. Si possono benissimo creare solo 5 grandi regioni. Inoltre, le materie di legiferazione delle regioni previste dal titolo V sono troppo importanti: salute, istruzione, ecc. devono tornare ad essere esclusivamente materie di legge statale”. All’interno del dibattito, il pubblico ha avuto la possibilità di porre diversi quesiti alla presidente di partito. Tra questi, il presidente del comitato Pro-Ospedale di Tagliacozzo, Antonio Poggiogalle, ha messo in rilievo con tono deciso l’eccessivo numero dei componenti parlamentari politici e le numerose spese che questi comportano allo Stato, ai danni della popolazione. “Diminuire il numero dei parlamentari è uno dei primi punti del programma del partito “Riformisti Italiani” ha risposto la Craxi “nonché tutte le spese relative ad essi, come ad esempio le famose auto blu”.
Abbiamo chiesto alla Craxi: “ololtre al riformismo istituzionale, a livello europeo, non pensa sia necessaria, data la situazione attuale, un’unione politica, più che un’unione economica e monetaria come lo è quella attuale? Per quanto riguarda i giovani, lei pensa ad un modo per renderli più partecipi e più informati riguardo la politica, specie per coloro che a 18 anni si ritrovano a votare?
“Sicuramente, specie dopo le ultime vicende che hanno visto problematica la scelta dell’intervento in Siria e in Libia”, ha concordato, “è necessario creare un’unione nella quale gli Stati membri si ritrovino insieme a prendere decisioni politiche riguardo scelte difficili come quella dell’intervento militare. Una cosa è sicura: tornare in una situazione antecedente all’UE ed un ritorno al vecchio conio è impossibile.” Poco soddisfacente invece la risposta sui giovani, “è un problema che si è sempre presentato, forse ora il distacco dei giovani dalla politica è un po’ più evidente rispetto ai tempi di prima. Posso dirvi solo “Studiate!”. Raffaele Castiglione Morelli