Roma. Cinque minuti per parlare dell’Abruzzo all’Italia e toccare argomenti clou come ricostruzione, sanità e Ombrina mare. Il salotto di Uno Mattina ha accolto il presidente della Regione Gianni Chiodi. Ad intervistarlo Paolo Di Giannantoio che ha subito aperto la discussione con l’Aquila e la ricostruzione. Il presidente ha spiegato i problemi legati ai finanziamenti e rispondendo al giornalista che gli chiedeva perchè si parla dei terremotati dell’Emilia che si danno da fare e di quelli dell’Abruzzo che si piangono addosso ha risposto: “sono due terremoti completamente diversi, e poi gli abruzzesi si sono rimboccati le maniche da subito e hanno iniziato a ricostruire le loro case tanto che molti sono già rientrati”. Tra gli argomenti toccati c’è stata anche la sanità, tema caro al presidente. Chiodi ha spiegato il passo in avanti fatto dall’Abruzzo che nel 2007 era stato commissariato, ha parlato dei debiti sanati e poi della mobilità. “Nei bilanci della sanità abruzzese la mobilità non pesa così tanto”, ha precisato Chiodi, “vengono più laziali a curarsi in Abruzzo di quanti abruzzesi vanno nel Lazio o in altre regioni”. La discussione poi si è spostata sui porti, e in particolar modo su quello di Pescara oggetto recentemente di lavori di manutenzione che a detta del presidente mancavano da anni. Il futuro dell’Abruzzo è legato però anche ai giacimenti di petrolio che sarebbero al largo della costa abruzzese. Sulla vicenda c’è stata un’accesa protesta legata soprattutto al progetto Ombrina mare. Il petrolio resta un’opportunità grande per l’Abruzzo, ha evidenziato Di Giannantonio, che però secondo Chiodi sarebbe opportuno conciliare con il turismo e con il territorio per evitare che i vantaggi superiori agli svantaggi.