Avezzano. Quale futuro per la multinazionale di microelettronica Micron Semiconductors? Se lo chiedono Fiom-Cigll, Fim-Cisl e Uil-Uilm che stanno seguendo le vertenze in tutti gli stabilimenti d’Italia. “Dopo ben 7 trimestri in perdita, ha chiuso il secondo trimestre 2013 con un risultato netto di 43 milioni di dollari e un fatturato di 2,3 miliardi di dollari in crescita rispetto ai precedenti trimestri. Solo pochi giorni dopo un confronto in sede nazionale tra la stessa società e le organizzazioni sindacali avvenuto il 4 luglio, il presidente Mark Durcan ha inviato una comunicazione a mezzo mail a tutti i dipendenti dove informava della decisione della Micron di avviare una fase di “ottimizzazione della forza lavoro a livello globale” che si tradurrà in una riduzione degli organici”, hanno spiegato i sindacalisti, “nel mese di agosto u.s., la Micron Semiconductors ha perfezionato l’acquisizione della società giapponese Elpida, che la porterà a essere il secondo produttore di memorie e il quinto rispetto all’intero settore. Proprio in riferimento a questo, è stato comunicato che le sovrapposizioni di ruolo, generate dall’acquisizione della società giapponese, potrebbe produrre nuovi ulteriori esuberi nei siti italiani, visto che la scelta di focalizzarsi nel campo delle memorie sembra essere alla base della decisione di cedere le attività ritenute non strategiche, quali appunto quelle italiane. Negli ultimi giorni, l’azienda ha comunicato la decisione di trasferirsi dall’attuale locazione all’interno del perimetro ST Microelectronics di Agrate avendo già identificato un nuovo stabile nel comune di Vimercate, capace di contenere circa 300/330 addetti rispetto ai 540 presenti nell’area sebbene parte di questi – circa 170 – siano occupati in attività in consorzio con ST Microelectronics. Tutto questo avviene senza alcuna chiarezza complessiva e all’interno di un quadro di incertezza sugli impegni industriali e occupazionali di prospettiva delle attività Micron in Italia che, dopo le ultime cessioni, occupa 1115 persone nelle sedi di Agrate, Arzano, Avezzano (con circa 180 dipendenti), Catania e Padova. FIM FIOM UILM NAZIONALI sostengono le iniziative promosse in questi giorni dalle lavoratrici e dai lavoratori e hanno avanzato una richiesta di attivazione del tavolo ministeriale al fine di confrontarsi con il board di Micron Semiconductors e affrontare i temi sopra descritti per impedire ulteriori dismissioni o disimpegni industriali nel nostro paese”.